Sony Xperia 1 V ha qualità top. Ma resterà un telefono per pochi?

Per parlare del nuovo Sony Xperia 1 V cominciamo dai pezzi grossi, Apple e Samsung. Insieme ad aprile facevano il 56% delle vendite mondiali di smartphone, con Apple in vantaggio di 4 punti. Stime recenti, al contrario, dicono che Sony ha visto assottigliare la sua quota di mercato fino all’1%, con circa 3 milioni di Xperia venduti sui 300 milioni globali. Si vede bene nel grafico di Statista in basso. Sony era presente con una minima quota fino al 2012, sfumata poi negli anni successivi fino a valori impercettibili.

Nel 202o il gigante giapponese è tornato, dopo anni, all’utile nella sua divisione mobile communications. Nei tre mesi chiusi a marzo 23, però, ecco un nuovo calo del 2,5%. Effetto, probabilmente, anche dell’incremento dei prezzi nel 2022: l’Xperia 1 IV, oltre a importanti novità sul versante della dotazione hardware nel comparto fotografico, ha anche superato quota 1.600 dollari con la versione da 512 GB. Significa +68% sulla prima serie e +23% sul III, il modello del 2021.

I tre colori dell’Xperia 1 V

Quest’anno la politica dei prezzi di Sony sembra contenersi nonostante le dichiarate grosse novità del flagship in arrivo a fine giugno, Xperia 1 V, che costerà in Italia, distribuito solo su Amazon, 1.286 euro per la versione da 256 GB di memoria, con supporto di schede microSD fino a 1 TB (nello slot delle sim). Un segnale al mercato? La premessa per una sorpresa?

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Quota di mercato globale degli smartphone dal 4° trimestre 2009 al 1° trimestre 2023 (fonte: Statista)

E quindi, cosa si troverà di imperdibile in Xperia 1 V, device dal design essenziale ma unico, che promette “una qualità dell’immagine senza precedenti”? Questo smartphone pesa meno di 200 grammi (187) e vanta un display da 6.5 pollici senza notch o fori, con risoluzione addirittura 4K (rende molto bene su un tv, è meno esaltata sullo schermo di un telefono) e refresh rate a 120Hz. Il processore è lo strepitoso Snapdragon 8 Gen 2, il più potente in circolazione, che dovrebbe garantire massima fluidità nell’uso, come nei numerosi device di quest’anno dai quali è stato adottato. Sony promette anche un miglioramento del 20% in chiave di consumo energetico, quando si usa la fotocamera, rispetto al modello del 2022.

La batteria da 5.000 mAh dovrebbe assicurare fino a 20 ore di riproduzione continua di filmati; soli 30 minuti di ricarica da 30W dovrebbero restituire il 50% dell’autonomia. Altra sfida non da poco: con la tecnologia di ottimizzazione della ricarica la batteria dovrebbe mantenere l’80% o più della capacità massima, anche dopo 3 anni.

Il telefono offre una dual sim, protezione Gorilla Glass Victus 2, struttura in alluminio, è resistente all’acqua (certificato Ip 65/68) ma offre un jack per gli auricolari, caso unico. Lo spessore è di 8.3 mm. Il riconoscimento dell’impronta digitale è laterale, cosa che piace a molti. Per chi bada a certi particolari non è ancora chiaro per quanto sarà assistito dagli aggiornamenti software, probabilmente resterà in vigore la formula 2 major update (ovvero due nuove versioni di Android) e due anni di patch di sicurezza. I competitor arrivano fino a 3-5 anni.

Ecco l’unboxing ufficiale (attenzione, confezione rispettosa dell’ambiente ma niente alimentatore), che consente un primo contatto (ovviamente di parte) con quello che questo telefono può fare:

Il punto di maggior forza del Sony Xperia 1 V, si diceva, è senza dubbio la sezione dedicata a foto e video, caratteristica che lo pone in competizione con Xiaomi 13 Ultra (anche sul prezzo: 1499 euro). “Grazie al sensore Exmor T per dispositivi mobili di nuova generazione e all’elaborazione computazionale, Xperia 1 V offre immagini in condizioni di scarsa luminosità – sostiene il produttore giapponese – fino a oggi impensabili per uno smartphone, con meno rumore, gamma dinamica più ampia e video dalla resa cromatica cinematografica”.

La tripla fotocamera sul retro nell’aspetto (ma non solo) è del tutto simile a quella del predecessore: una primaria grandangolare, una secondaria ultragrandangolare e un teleobiettivo avanzato con zoom ottico continuo. La fotocamera selfie è quella dell’Xperia 1 IV. Qui c’è un grande miglioramento, però: Xperia 1 V utilizza il primo sensore CMOS stacked al mondo con tecnologia pixel transistor a 2 strati (i sensori CMOS sono diffusi negli smartphone ma la versione stacked è superiore in fatto di velocità nella messa a fuoco, accuratezza, riconoscimento del soggetto).

La fotocamera ultrawide è la stessa dell’Xperia 1 IV: utilizza un sensore Sony IMX 563 1/2,55″ da 12 MP con pixel da 1,4 µm dietro un obiettivo da 16 mm f/2,2. Questa fotocamera supporta anche Dual Pixel AF. Campo visivo 123 gradi.

Anche la fotocamera con zoom è identica a quella dell’Xperia 1 IV. Si basa su un sensore Sony IMX650 da 1/3,5″ da 12 MP con pixel da 1,0 µm e PDAF. Tuttavia monta un innovativo obiettivo stabilizzato (OIS) che offre uno potente zoom ottico tra 85 mm f/2,3 (3,5x) e 125 mm f/2,8 (5,2x) ) sopra la fotocamera principale. Chi ha potuto provarlo, decine i test in rete al 99% non in Italia, sostiene di non avere notato però un cambio di passo decisivo. In effetti la corsa tra gli 85 mm e i 125 mm in cui opera lo zoom ottico sembra relativamente breve e non in grado di cambiare la sostanza. Ma vedremo.

Il resto? Lo fa l’intelligenza artificiale. E forse all’AI si devono in parte gli effetti più spettacolari nei video e nei toni e sfumature avvolgenti. Anche se Sony sostiene che con la tecnologia S-Cinetone “si possono riprendere straordinarie immagini ‘cinematiche’ così come sono, senza color grading. Il livello del segnale di saturazione del nuovo sensore è triplo rispetto ai sensori convenzionali, e l’esclusiva elaborazione della qualità d’immagine elimina il rumore tipicamente associato alle scene buie, regalando immagini spettacolari con tonalità morbide.”

In attesa di provare il Sony Xperia 1 V, la sensazione è che sia uno smartphone pensato soprattutto per creators e vloggers, al vertice delle performance in fatto di immagini fotografiche e video, con un display strabiliante, durata della batteria superiore e, per quanto desumibile da chi lo ha maneggiato, una presa ultrasicura. Se il prezzo sia commisurato alle features e se il mercato recepirà gli aspetti innovativi come un elemento di valore e una ragione per trasformarlo da professionale a popolare lo scopriremo soltanto nei prossimi mesi.

Il medio di gamma Xperia 10 V

Per un pubblico che punta a un medio di gamma, Sony propone Xperia 10 V, molto leggero (145 grammi) e con ricarica rapida a 18W della capiente batteria da 4500 mAh. Processore Snapdragon 6 Gen 1 (datato settembre 2022, progettato per la fascia media ma comunque ad alte prestazioni), 6 GB di Ram e 128 di memoria interna anche in questo caso espandibile. Il display è un 6 pollici Full HD+ con refresh rate a 90 Hz contro i 120 del gemello maggiore. Non mancano il sensore di impronte digitali laterale, il jack audio da 3,5 mm, possibilità di aggiungere una eSim e certificazione IP65/IP68.

Foto e video. Anche Xperia 10 V ha, pur adeguati al prezzo, tre sensori: il principale da 48MP, un teleobiettivo da 8MP con zoom ottico fino a 3x e un grandangolo da 8MP e 120 gradi di campo visivo. La fotocamera anteriore è da 8MP. Quattro i colori e prezzo 449 euro.

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Particolare di un Xperia 1 V (foto Sony)