L’ultimo modello di punta dell’azienda cinese Vivo (gruppo Bbk) è l’X80 Pro che è disponibile da qualche tempo al prezzo di 1.300 euro. Il costo così alto, e tale da posionarlo nella fascia più alta del mercato, lo si deve a diverse caratteristiche tecniche all’avanguardia, ma soprattutto per il suo comparto fotografico che conta nella parte posteriore ben quattro fotocamere realizzate in collaborazione con Zeiss.
Si parte da quella principale da 50 MP con sensore GNV e sistema di stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS) con tecnologia Active Centering. Al suo fianco trova posto un grandangolare da 48 MP, un sensore periscopico da 8 MP e una fotocamera per ritratti da 12 MP. Quest’ultima viene fornita con stabilizzazione Gimbal, una caratteristica che diventa molto utile per videomaker e videoblog in quanto i video posso essere registrati in maniera più stabile con un conseguente miglioramento della qualità.
Vivo enfatizza per il suo flagship la presenza di un trasmettitore a infrarossi che consente di controllare altri dispositivi tramite un’unica app integrata “Smart Remote”. Tutto molto utile, ma di certo non è una novità visto che Samsung aveva per prima inserito questo trasmettitore nei suoi smartphone come il Galaxy Note 3 e più recentemente con il Galaxy Note 6.
Da qualche tempo la casa coreana ha messo in soffitta questa tecnologia, puntando più decisamente sul bluetooth e Wi-Fi e l’applicazione SmartThings per il controllo tramite smartphone di altri dispositivi IoT. Una tecnologia sicuramente più al passo con i tempi rispetto al trasmettitore IR che comunque, a dirla tutta, può avere ancora qualche interessante impiego con dispostivi non nuovissimi che si trovano (anche climatizzatori) e che utilizzano un telecomando per essere comandati a distanza. Ben tornati raggi infrarossi.