Ibride plug-in, le auto supergreen sono già qui

Il tema caldo del salone di Parigini è l’ibrido plug-in, un tema declinato soprattutto da Vw con la nuova Passat che fin dal debutto si presenta in edizione Gte: una ibrida plug-in capace di percorrere a batteria 50 km e di trasformarsi in una grand routier con i suoi 218 cavalli complessivamente offerti dal sinergico rapporto tra il suo 1.4 a benzina e un elettromotore energizzato da batterie a ioni di litio. E per rimanere nel gruppo tedesco spiccano il prototipo Lamborghini Asterion (se ne parla nell’articolo qui a lato) e la Cayenne S E-Hybrid. Il colosso di Wolfsburg accelera sulle soluzioni elettroibride per ridurre consumi ed emissioni e affrontare così la difficile e onerosissima sfida del rispetto di limiti, in termini di CO2 prodotta allo scarico, sempre più restrittivi in tutto il mondo. E in questo si trova in rotta di collisione con Toyota, la regina giapponese dell’ibridizzazione. E, forse anche per stupire il pubblico di Parigi, Vw ha svelato la XL Sport, supercar che deriva dalla XL1, cioè la due posti da 100 km con un litro di gasolio, spinta da un motore da moto, un capolavoro del made in Italy: il bicilindrico Ducati da 1.199 cc e 200 cavalli. Non passa inosservata la Renault Eolab, concept car di ibrida plug-in da un litro per cento chilometri. Un progetto che rappresenta un aggiornamento della strategia green della casa.