Volkswagen reinventa la Passat, ora ha stile e tanta tecnologia

 

«Il computer adesso sposa l’auto». Martin Winterkon, numero uno mondiale di Volkswagen non ha dubbi sul livello di innovazione e tecnologia della nuova Passat, l’ottava generazione del secondo modello più venduto dalla marca di Wolfsburg dopo la Golf. Ed è anche la “business car” più venduta d’Europa.

La nuova Passat, svelata a Potsdam in anteprima sia in versione berlina sia station wagon debutterà in pubblico ai primi di ottobre al salone di Parigi e sarà in vendita a novembre. È più grande, più abitabile ma è anche più leggera della serie precedente. E questo vuol dire meno consumi e meno emissioni.

Rispetto alle generazione precedenti si è lavorato molto sul fronte dello stile. La vettura è ora filante, più slanciata ed equilibrata. Nessuna rivoluzione stilistica, ma una continuità con le ultime creazioni di Water de Silva, chief designer di tutto il Gruppo Volkswagen e di Klaus Bischoff, capo dello stile della marca.

La nuova vettura, per stile, dotazione e soluzioni tecnici, punta dunque più in alto: vuole colpire il segmento superiore anche offrendo con sistemi mutuati dalle ammiraglie, come le intelligenze di software e silicio che la faranno fermare da sola o ne gestiscono la marcia in coda, per non parlare dell’avveniristico ma optional cruscotto digitale Si chiama Active Info Display, ha 12.3″ ed  simile a  visto su vetture del gruppo tedesco come la nuova Audi TT  o, persino, la Lamborghini Huracan. Tutta la strumentazione è realizzata in modo puramente virtuale tramite software. Le informazioni di navigazione sono visualizzabili sia in 2D, sia in 3D. Il display misura 12,3 pollici. La risoluzione di 1.440 x 540 pixel consente una visualizzazione assolutamente precisa ed eccellente dal punto di
vista grafico di tutti i dettagli. Per esempio, quando è impostata la modalità Navigazione, tachimetro e contagiri compaiono ai lati, in modo da lasciare un maggiore spazio alla mappa. All’occorrenza, le informazioni quali quelle relative alle funzioni di guida, di navigazione e di assistenza possono venire integrate nelle superfici grafiche del tachimetro e del contagiri. È anche possibile trasmettere all’Active Info Display della Passat i dati visualizzabili sulla consolle centrale mediante il sistema di infotainment, quali le immagini dei contatti telefonici o le cover dei CD.  A proposito di Infotaimment l’ottava Passat ha anche sistemi compatibili con MirroLink per integrare gli smartphone-

Se stupisce il cruscotto completamente digitale da 12.3″, realizzato con una tecnologia simile a quella della nuova Audi TT (dovrebbe essere basato su chip Nvidia) a rendere hi-tech la nuova Passat ci sono sistemi per l’integrazione di smartphone di ogni marca (con sistema operativo Ios o Android) nonché soluzioni supertecnologiche come l’head-up display, il side assist con rear traffic alert, il traffic jam assist ed il city emergency braking.

Lunga 4.767 mm adotta da motori rinnovati (o mai usati in gamma Passat) e dai bassi consumi. Spicca il nuovo debuttante due litri turbodiesel Tdi da 240 cavalli e ben 500 Nm di coppia massima.
Ci saranno anche ovviamente varianti meno spinte equipaggiate con le unità diesel duemila con potenze comprese tra 150 e 190 cavalli. E per ridurre ancora di più i consumi sotto il cofano ci sarà anche l’economico millesei Tdi capace di tirar fuori 120 cavalli.

La gamma benzina si basa su unità a 4 cilindri turbo con iniezione diretta del carburante. Alla base troviamo i 1.4 Tsi da 125 e 150 CV. Per chi desidera prestazioni più elevate c’è il 1.8 litri da 180 cavalli Tsi e il duemila da 220. La nuova Passat, infine, sarà anche ibrida plug-in: con un propulsore 1.4 a benzina, aiutato da un elettromotore alimentato da batterie da 10 kWh che, all’occorrenza, sono ricaribili con la rete elettrica, e assicurano 50 chilometri a emissioni zero, mentre l’autonomia totale sfiora i mille chilometri.

 

Nel mirino della nuova Passat ci sono dunque modelli “premium” come la Bmw Serie 3 o la Mercedes Classe C, ma anche la “cugina” Audi A4. I prezzi non sono noti, ma non si dovrebbero scostare da quelli attuali perché l’obiettivo è conquistare il pubblico e soprattutto le flotte aziendali con un livello qualitativo e tecnologico premium offerto però a prezzi non troppo salati.

le foto del dubutto mondiale