Se la volontà è quella “dichiarata” di realizzare una famiglia di modelli dietro la dicitura 500, allora il crossover non poteva mancare. La nuova Fiat 500X sceglie l’eleganza di una città come Parigi per il suo debutto in società. Un debutto anticipato da una serie di scatti che ne avevano svelato le forme. Linee tonde, circolari, perché 500 significa sapersi divertire sin dal contenitore. Una scelta che si lega allo stile del modello tradizionale, conservando però l’innovazione della variabile X. E i contenuti? Qui la Fiat 500X mette in mostra i risultati tecnologici offerti dall’unione con Chrysler.
Così, dal punto di vista meccanico, ripropone parte di quanto “sperimentato” sulla recentissima Jeep Renegade. Un’ingegneria rivisitata e corretta per rispondere ad esigenze più urbane e meno fuoristradiste. Anche se la compatta 500X sarà comunque in grado di offrirsi ad un pubblico folto e variegato. Da coloro che in città puntano alla conquista dei parcheggi dall’alto della loro seduta rialzata, a chi invece la campagna non la vive solo come una situazione utopistica. Una X in grado di sposare necessità alternative, portando in dote una fitta varietà di soluzioni tecniche. Differenze anche sul piano delle dimensioni. Pochi millimetri, fondamentali però per marcare il territorio. Così quella educata all’impiego prevalentemente cittadino è lunga 4,25 metri, quando la versione “campagnola” può vantarne due in più.
La larghezza è la stessa per entrambe, mentre l’altezza dipende sia dalla tipologia di trazione sia dalla presenza delle barre portatutto. Ricapitolando si parte da 161 cm, ma si può salire a 162 nei casi di cui sopra. Il volume del bagagliaio si fissa a quota 350 litri. Numeri che ancora una volta rafforzano il legame con Renegade. Senza contare che la nuova 500X sia prodotta e realizzata nello stesso stabilimento di Melfi. Non dovendo però vantare il medesimo blasone quando si parla di auto destinate all’off-road, la vettura torinese sarà disponibile anche in formato a trazione anteriore. Un possibilità che, insieme alla presenza delle quattro ruote motrici, offre una miriade di combinazioni sotto il profilo tecnico-ingegneristico.
Al lancio la Fiat 500X si presenterà con il 1.4 Turbo MultiAir II da 140 cv (trazione anteriore e cambio manuale oppure doppia frizione entrambi sei rapporti), il 1.6 MultiJet II da 120 cv (cambio manuale a sei rapporti e trazione anteriore) e 2.0 MultiJet II da 140 cv (cambio manuale a sei rapporti oppure automatico 9 rapporti e trazione integrale). In un secondo momento sarà poi la volta delle unità benzina 1.6 “E-torQ” da 110 cv (cambio manuale a cinque rapporti e trazione anteriore), 1.4 Turbo MultiAir II da 170 cv (cambio automatico a nove rapporti e trazione integrale) e del più potente Tigershark 2.4 da 184 cv (cambio automatico a nove rapporti e trazione integrale). La famiglia a gasolio si andrà invece a completare con il turbodiesel 1.3 MultiJet II da 95 cv (cambio manuale a cinque rapporti e trazione anteriore).
Così se di motorizzazioni pare ce ne siano a sufficienza per sopperire alle esigenze di chiunque, lo stesso si può dire per le tipologie di trazione: anteriore, anteriore con Traction Plus o integrale. E se nel primo caso non vi è nulla da segnalare, nel secondo sfrutta il potenziale del sistema Esp, per simulare l’azione di un differenziale autobloccante. Niente di nuovo sotto il profilo tecnico, già realizzato su altri modelli della casa torinese. Il sistema 4×4 ricalca quello proposto da Renegade, pur sfruttando una componentistica non altrettanto “estrema”.
La 500X offre il dispositivo “ Drive Mood Selector “, che altro non è che un selettore all’interno dell’abitacolo. Che permette, grazie all’ausilio dell’elettronica, di intervenire sul settaggio di motore, freni, sterzo e cambio (nel caso dell’automatico).
Dando la possibilità di passare da una dinamica più fluida e parsimoniosa ad una più sportiva, intervenendo anche sulla modalità di trasferimento di coppia tra i due assi (modelli 4×4).
La vita di bordo si configura all’insegna dell’infotainment. Una multimedialità che non spicca per specificità particolari, ma si configura a ciò che offre attualmente il mercato. Qui la differenza la fa il sistema Uconnect™. Due gli interfaccia disponibili: quello con schermo touchscreen da 5” e quello da 6,5”. Entrambe le versioni prevedono Bluetooth, connettore Aux-in, porta USB e comandi vocali. In più, il dispositivo Uconnect 5” Radio Nav 5” offre navigazione TomTom 2,5D, mentre l’Uconnect Radio Nav 6,5” è dotato di navigazione satellitare con mappe in 3D.