Le auto ibride plug-in reginette del salone di Parigi

Ibrido plug-in:  auto che abbinano un motore a scoppio con uno elettrico alimentato da batterie che, ricaricabili “alla spina”,  permettono  di marciare a emissioni zero per qualche decina di chilometri. Ed è proprio la tecnologia “plug-in hybrid” a brillare al Salone di Parigi. Già,  perche se da una parte sotto i riflettori della rassegna transalpina ci sono auto importanti come la Fiat 500X,  crossover made in Melfi strategico per il marchio italiano e l’intero gruppo Fca, dall’altra ci sono vetture che sotto un rigoroso e classicamente rassicurante aspetto esteriore nascondono una scheggia di un futuro ancora più green per l’automobile.  È il caso della nuova Vw Passat che nell’edizione Gte si trasforma in una ibrida plug-in capace di percorrre a batteria 50 km e di trasformarsi in una grand routier con i suoi 218 cavalli complessivamente offerti dal sinergico rapporto tra il suo 1.4 a benzina e un eletromotore energizzato da batterie a ioni di litio. Le emissioni medie di CO2  pari a soli 45 g/km nelle migliori condizioni, mentre i consumi arrivano anche, secondo il dato dichiarato,  a 50 con un litro. La medesima tecnologia è usata per altri modelli recenti gruppo tedesco come la Vw Golf o l’Audi A3 e-tron e trova, proprio al salone di Parigi, il suo apice sia nella nuova Porsche  Cayenne S E-Hybrid sia in un prototipo di supercar italiana del gruppo Vw-Audi: la Lamborghini Asterion il cui V10 da 5.5 litri abbinato a tre motori elettrici sprigiona la “demoniaca” potenza di 666 kW (910 cavalli) con emissioni da utilitaria abbinate a performance all’orrenza da supercar e anche 50 km di marcia a batteria. Il colosso di Wolfsburg accelera sulle soluzioni elettroibride per ridurre consumi ed emissioni e affrontare cosi la difficile e onerosissima sfida del rispetto
di limiti, in termini di CO2 prodotta allo scarico, sempre piu restrittivi in tutto il mondo. E in questo si trova in rotta di collisione con Toyota, la regina giapponese dell’ibridizzazione. Anche questo è un modo per il gruppo tedesco di arrivare entro il 2018 al primo posto mondiale tra costruttori di autovetture. E, forse anche per stupire il pubblico di Parigi,  Vw ha svelato la XL Sport, supercar che derivata dalla XL1, cioè la due posti da 100 km con un litro di gasolio, è spinta da un motore da moto, un capolavoro del made in Italy: il bicilindrico Ducati da 1.199 cc e 200 cavalli. È uno studio di supercar al alte efficienza e super prestazioni grazie al peso piuma della scocca in fibra di carbonio. E in tema di emozioni al salone la regina delle supercar da sogno si chiama Ferrari 458 Speciale A,  la spider piu “cattiva” mai prodotta dalla casa del Cavallino con i suoi 605 cavalli imbrigliati nel pluripremiato V8 di Maranello.
Per ritornare alla tema caldo del salone, cioè la riduzione dei consumi, non passa certo inosservata la Renault Eolab, concept car di auto ibrida plug in da un litro per cento chilometri. Un progetto che di fatto rappresenta per Renault un aggiornamento della strategia green. La Regiè e la sua alleata Nissan hanno infatti speso oltre 4 miliardi di euro per sviluppare auto puramente elettriche e ora, invece, studia anche l’ibrido “ricaricabile”.

Sotto le luci della rassegna di Parigi si respira un clima positivo per l’industria dell’auto con decine di modelli pensati per sostenere la crescita anchd in Europa. Ed ecco che Ford e Renault si sfidano nei monovolume con i nuovi S-Max e Espace,  mentre sono ancora una volta i coreani ad apparire i piu agguerriti e desiderosi di arrivare ai massimi vertici dell’industria automibilistica per qualità,  stile e tecnologia. E auto come la compatta Hyundai i20 o il suv Kia Sorento sembrano voler lanciare ai tedeschi ben più di un guanto di sfida.

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