Xiaomi 14 Ultra, il corriere sta arrivando. Questa settimana è quella giusta per le prime spedizioni ai clienti. Amazon dice: consegna, mercoledì 20 marzo. Chissà se chi ha giocato d’azzardo, prenotando sin da fine febbraio, se lo vedrà recapitare con qualche anticipo. Uno youtuber americano e senza troppi peli sulla lingua, Flossy Carter, 1,97 milioni di follower, ha appena recensito la versione global. E da qualche parte qualcuno lo sta impacchettando, presumo, con tutti i gadget annessi all’offerta di lancio. Un’offerta che ha addolcito il salasso.
Prezzo esorbitante per questo Ultra, 1.499,90 (!) euro. Rientra nel pricing esagerato e inedito degli smartphone cinesi che ormai puntano tutto sull’hype del camera phone più camera phone di tutti. E quindi Oppo Find X7 Ultra, Honor Magic 6 Pro, Vivo x100 Pro. Proprio domani, 18 marzo, un’altra presunta arma letale di Honor, il Magic 6 Ultimate, che, potrebbe essere destinato al solo mercato cinese. Ma che soprattutto porta a bordo la tecnologia Lofic. La promessa è di catturare immagini ovviamente straordinarie in condizioni di luce sfidanti, compresi i controluce.
Per maggio, infine, già ferve l’attesa: Vivo x100 Ultra.
E’ una guerra senza esclusione di colpi. Il ritmo delle presentazioni dei top di gamma è diventato tale da mettere in condizione chi ha fatto una scelta di pentirsene un minuto dopo. Non dimentichiamo che in questa prima parte dell’anno, non è cinese, è arrivato uno dei leader indiscussi, Samsung S24 Ultra.
Pixel 8 Pro e iPhone 15 Pro e Pro Max sembrano appartenere a un’era geologica fa e le community guardano con crescente impazienza al 9 e al 16.
In un mercato smartphone globale che non cresce, ha senso? Gli stessi Oppo e Vivo, celebrati dai tech savvy in Europa, sono calati a doppia cifra sul mercato di casa nei primi due mesi dell’anno. Eppure si sfornano modelli a raffica.
Ma apriamo la necessaria parentesi su Xiaomi 14 Ultra. Da quando è stato presentato al MWC di Barcellona – con specifiche impressionanti, a parte una batteria global da 5mila mAh, non come la chinese da 5.300 (very bad, Xiaomi) – ho guardato con massima attenzione tutte le comparative videofotografiche prodotte dagli youtuber relativamente più indipendenti e meglio commentati (e poi quelli che dichiarano di comprarsi i telefoni sono più credibili, penso). Risultato: Xiaomi 14 Ultra non ne esce, come ci si sarebbe aspettato dai pronostici, camera king 2024. Anzi.
Dico solo due cose che mi hanno colpito più di altre. Da una parte c’è l’evidenza: la tendenza alla sovraesposizione in determinate condizioni, problema sconosciuto a Oppo Find X7 Ultra, Samsung S24 Ultra e Vivo x100 Pro, soprattutto (ho seguito meno comparative con Honor Magic 6 Pro).
Pare che un primo aggiornamento abbia attenuato il problema. Ma sale una certa ansia.
In più c’è uno zoom che dichiara una certa superpotenza ma che nella realtà rimedia delle figure piuttosto barbine sulle prove di forza. Qualcuno fa notare, inoltre, una certa debolezza sui ritratti. Più in basso trovate un elenco (in inglese) di shortcomings. Attenzione, Xiaomi 14 Ultra sta dimostrando anche molte qualità , che spero di poter valutare presto di persona, ma non sembra essere partito con il piglio di chi domina la piazza. Dove Xiaomi ha certamente vinto è il marketing. Per distacco.
Il problema è che gli scienziati francesi (ironic mode) di Dxomark hanno messo in testa a tutti due telefoni cinesi che non sono venduti in Europa (et voilà ), ovvero Oppo Find X7 Ultra e Huawei P60 Pro, seguiti da Honor Magic 6 Pro e poi da iPhone 15 Pro Max e Pro e da Pixel 8 Pro. Invece, i commenti in rete dicono quasi in massa che il numero 1 è Vivo x100 Pro.
In effetti, per il tempo ho avuto Vivo x100 Pro, oltre un mese, non ho mai visto foto così ricche di dettagli. Oltre la fotocamera veramente pazzesca (grazie al grandissimo lavoro con Zeiss e al chipset proprietario) secondo me c’è un ottimo device, con sotto il cofano un SoC da podio (MediaTek Dimensity 9300 a 4 nanometri), ma nulla che complessivamente mi dica, a livello software: è il tuo smartphone per il 2024. Perché uno smartphone non è una fotocamera, altrimenti, come dice Flossy Carter nella sua recensione su YouTube, mi comprerei una DSLR.
In tutto ciò Xiaomi 14 Ultra è stato presentato per mesi come l’invincibile e proposto di conseguenza al mercato a un prezzo astronomico (300 euro più del gemello cinese 16-512; perché non commercializzare sulla piazza globale anche il 12-256?).
Ora il suo successo è nelle mani dei moltissimi fan di Xiaomi, ma soprattutto della tempestività e frequenza degli aggiornamenti (in questo Google può essere di esempio), lato fotocamere e lato HyperOs, il nuovo sistema operativo. Su quest’ultimo si è detto e scritto. E’ una MIUI travestita? E’ un capolavoro di fluidità ? Sarà o non sarà veramente più leggero come annunciato? Ho visto misurazioni (attendibili?) che smentiscono qualche commentatore e i dati della casa. Un po’ come la luminosità del display, che pare non arrivi assolutamente a 3mila nit (dichiarazione ottimista, difetto comune a diversi produttori cinesi).
HyperOs si presume possa essere perfetto con l’ecosistema domotico, IoT, di Xiaomi e perfino con la nuova aspirante supercar elettrica SU7, che vorrebbe fare concorrenza alla Porsche Taycan. Ma ci consentirà , HyperOs, di usare flawlessly – senza problemi – le applicazioni di tutti i giorni e con cui lavoriamo? Samsung sta dimostrando che quella è la strada.
Perché, fotocamera o meno, l’usabilità complessiva fa tutta la differenza in uno smartphone che aspiri allo status di sovrano invece di essere archiviato come un altro sofisticato e troppo costoso giocattolo da social network.