Non so se il Nubia Z50 Ultra, lanciato ufficialmente il 7 marzo, sia davvero il miglior camera phone mai prodotto dal brand cinese controllato dal gigante delle telecomunicazioni ZTE. Di certo è un discreto mostro sul versante delle prestazioni. Ed è il primo top di gamma Nubia a presentare la fotocamera anteriore nascosta, come già visto per le serie Redmagic, dedicata ai videogamer. Nessun notch, foro o pillola (si intravede appena il punch hole controluce a schermo nero) viola la continuità dei pixel sul display. Nulla, zero. Solo schermo. E questa è una delle ragioni per cui ho voluto provarlo.
Lo smartphone è dotato di un touchscreen Amoled da 6,8 pollici con risoluzione FHD+ 2480 x 1116 (400 ppi la densità dei pixel), certificazione HDR10+, un’eccellente luminosità di picco (1500 nit) che rende lo schermo ben visibile anche sotto il sole. La frequenza di aggiornamento arriva a 120Hz e si può mettere in modalità auto per adattare il refresh rate alle diverse condizioni di utilizzo, senza eccedere nel consumo della batteria. I bordi sono praticamente inesistenti: 1,48 millimetri sui lati, 1,68 sul margine superiore e inferiore. La fluidità e rapidità nell’apertura e chiusura delle app sono eccezionali.
I comandi sono tutti sul lato destro. Tasto rosso per l’accensione, subito sopra quello per il volume e in alto lo slider che dà accesso diretto alla “macchina fotografica” ma può essere anche settato per accedere ai videogame o rendere muto il telefono. Lato sicurezza, c’è il riconoscimento delle impronte digitali sotto il display per la verifica biometrica oltre al riconoscimento del volto. Il primo è fulmineo, il secondo ha bisogno di condizioni di luce sufficienti e comunque in casa o in ufficio, di giorno, non sbaglia mai. I colori della scocca, in vetro anti-riflesso, sono nero o grigio argento, oltre a una strana edizione Notte stellata ispirata al celebre dipinto di Van Gogh. Le misure: 163.9×76.3×8.3 millimetri. Il peso: 228 grammi.
Immancabile, come sugli altri smartphone top cinesi del 2023, troviamo a garantire il livello altissimo delle prestazioni il chipset Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 abbinato a 8/12 GB di RAM LPDDR5X e una memoria di archiviazione da 256/512 GB. La RAM può essere modificata e potenziata aggiungendo giga dalla memoria di archiviazione. Il sistema nel mio caso ne raccomandava 3 e quindi ora ho 15 giga di RAM e tutto “funziona in modo più fluido”, secondo le istruzioni. Sotto il cofano ci sono gli algoritmi AI di ZTE che operano in tempo reale sui dati di memoria delle singole app, avvantaggiando quelle in uso. Lato grafico la GPU è una Adreno 740, anche questa al livello della concorrenza.
Nubia Z50 Ultra utilizza l’interfaccia utente MyOS 13 basata su Android 13 e promette 3 anni di aggiornamenti software “major”, ma questo sarà tutto da verificare. Finora, comunque, ne ho ricevuto uno (una patch di sicurezza Android).
L’altro pezzo forte di questo Nubia è il comparto fotografico, che ha spinto qualche commentatore a parlare di quasi reflex digitale. Si può discutere sul design. Ma questi sono gusti. Sul retro fanno bella mostra di sé una fotocamera principale OIS (stabilizzazione ottica) da 64 MP, con lente Sony IMX787 equivalente a 35 millimetri; una seconda lente sempre da 64 MP con teleobiettivo e lunghezza focale di 85 mm; infine, un obiettivo grandangolare da 50MP, che serve anche per le macro. L’ultra-wide arriva a 116 gradi. La fotocamera anteriore da 16 MP immersa nel display rispetto a quella del recentissimo gaming phone Redmagic 8 Pro di Nubia, ha fatto notevoli passi in avanti (c’è un chip dedicato): i selfie ora non sono eccelsi ma più naturali e luminosi, prima andavano cancellati senza remore.
La stabilizzazione, come detto, è ottica. Le foto, per la mia esperienza, in determinate condizioni di buona luce, nei ritratti, nei panorami possono competere con quelle di top di gamma occidentali e coreani, il mio punto di riferimento è il Pixel 7 Pro. Quando si incontrano luce e ombra, come può accedere nella street photography, Nubia Z50 fatica un po’. Parlo del punta e scatta, quello che usa il 90% degli utenti. L’autofocus funziona bene. Meno bene nei video: se si segue un soggetto in movimento utilizzando il teleobiettivo può succedere che la messa a fuoco inciampi e il video diventi granuloso.
Altro neo importante: il telefono non è IP68, dunque non può essere immerso nell’acqua. Questo può avere un peso nella scelta per molti, magari non per tutti. Anche perché il prezzo è nettamente inferiore ai top smartphone: 699 dollari per la versione 8-128 e 799 (735 euro) per la 12-256. Esiste anche una versione 12-512.
Plus assoluto: la capacità della batteria è di 5.000 mAh con ricarica rapida da 80 W (cavetto e caricatore Nubia sono nella scatola). Carica rapida vuol dire molto rapida. Dal 20% all’80% in 20 minuti. La durata è incredibile. Un utilizzo quotidiano senza stress consente di arrivare a sera con il 40-45% della carica. In pratica, un giorno e mezzo.
Infine, il problema principale. Questo smartphone non esiste in versione global, non è sul sito ufficiale per il mercato occidentale Nubia.com (dove c’è il Red Magic). La ROM è cinese. Può essere acquistato da un noto e-seller di Hong Kong nella versione con inglese Uk e Usa e l’accesso a Google Play Store. Consiglio di assicurarsi tutte le app di Google e poi di utilizzare l’app Z-Backup di ZTE per riversare il resto delle app del vecchio telefono. La procedura è semplice.
Al momento, dopo due settimane di prova, non ho avuto alcun problema di connessione. Il telefono opera in download sulla rete di casa a 770 Mbps. Fuori naviga ottimamente (ho registrato un download in 5G a 550 Mbps). Le comunicazioni telefoniche sono limpide e con un volume ottimo.