Lg rilancia sul curvo. La casa coreana ha svelato al Ces di Las Vegas il G Flex 2, seconda generazione del suo smartphone con display incurvato dall’alto verso il basso, che a dire il vero non ci ha mai convinto per praticità e utilità .
Il nuovo device porta al debutto, primo al mondo, il processore Qualcomm Snapdragon 810 a 64 bit operante a 2 GHz. Si tratta di un SoC (System on Chip) con otto core organizzati in quattro core Cortex-A57 e altri 4 Cortex-A53.
Il G Flex 2 monta solo 2 GB di memoria Ram (un peccato poiché il pricessore a 64 bit potrebbe indirizzare più di 3GB).
Sarà disponibile in due versioni: da 16 o da 32 GB di storage. Il display curvo da 5.5 pollici è un P-Oled (Plastic Organic Light-Emitting Diode) e dunque adotta la medesima tecnologia usata da Lg per il suo smartwatch curvo G Watch R. La risoluzione è di 1080 x 1920 pixel con una densita di 403 punti per pollice.
La fotocamera, da 13 megapixel, offre il sistema di messa a fuoco laser che ha debuttato lo scorso anno sul G3. La batteria ha una capacità di 3.000 mAh e supporta la carica rapida (fino al 50% in meno di 40 minuti).
Il device pesa 152 grammi, 25 meno del vecchio modello, ed è anche più piccolo (musura 149,1 x 75,3 millimetri con uno spessore compreso tra 7,1 e 9, 4 mm) grazie a dimensioni simili a quelle del G3 che è il “5.5 pollici” più compatto sul mercato.
Il sistema operativo è ovviamente Android Lollipop e Lg ha lavorato sull’interfaccia utente intrducendo comandi gestuali come Gesture Shot e Gesture View. La prima funzione semplifica le selfie permettendo di comandare lo scatto con un gesto della mano riconoscibile fino a una distanza di 1,5 metri, mentre la seconda consente di visualizzare immediatamente il vostro ultimo scatto subito dopo aver scattato una foto.
Con Glance View si possono vusualuzzare le informazioni più importanti come data e ora, messaggi recenti o chiamate perse strisciando il dito verso il basso sullo schermo curvo anche quando il display è spento.