Da alcuni giorni si leggono indiscrezioni sui prezzi della nuova serie Pixel 8 di Google, in arrivo il 4 ottobre (ma nelle ultime ore è emerso in rete qualche dubbio sul fatto che Italia e Spagna facciano parte del piano! Ne parlo più avanti) con il nuovo sistema operativo Android 14. Ai primi di settembre siti super specializzati come Android Authority avevano scritto di un aumento a quota 1235 euro per la versione da 128 GB del Pixel 8 Pro, ben il 37% in più rispetto al prezzo dell’analogo predecessore, che partiva da 899 euro. Per il top da 512 GB 1461 euro. Ovvero il prezzo di partenza di un iPhone 14 Pro e quello attuale, a un anno di distanza, di un Pro Max (su Amazon).
Serie Pixel 8, il prezzo corre più dell’inflazione
Mercoledì 6 settembre una fonte francese ha corretto il tiro. In realtà il Pixel 8 Pro sulla piazza europea, partirebbe da 1099 euro, “soltanto” il 22% in più e comunque oltre il muro dei mille euro, che nel 2022 Big G aveva scelto di non valicare per i suoi top di gamma. Il 22% è ben più del record storico dell’inflazione in Italia (25,2% nel 1974) ma anche due volte e mezza la media agosto 2022-luglio 2023 (8,9%). Servirebbero, per completezza, 1159 per il modello da 256 GB e 1299 per il 512GB. Il Pixel 7 costava al lancio 649 euro, l’8 potrebbe costare a partire da 799 euro (+23%) e fino a 859 (per il 256 GB).
Probabilmente a Mountain View hanno preso nota del fatto che la scommessa sul mercato degli smartphone, nata per avviare una diversificazione dei ricavi sul modello Apple (smartphone + smartwatch), sta riuscendo. Va premesso che le cose non sono andate benissimo per le vendite globali negli ultimi anni. Anche se le frenata sta rallentando, grazie alla domanda sui nuovi mercati, dal Medio Oriente al Sudest Asiatico.
Quando Google ha lanciato la serie 6 non poteva immaginare che i suoi telefoni, i primi con chip proprietario (realizzato in collaborazione con Samsung, che lo produrrà anche quest’anno) avrebbero venduto 5 milioni di unità . Né che con la serie 7 sarebbe andata anche meglio: +67% nel primo trimestre 2023 anno su anno secondo Counterpoint Research, soprattutto grazie a Pixel 6a, Pixel 7, and Pixel 7 Pro. E alla domanda fortissima in Giappone. Certo, tutto va inquadrato nella realtà di un mercato che vede colossi come Apple e Samsung vendere tra i 200 e i 260 milioni di telefoni all’anno.
I piani di Google per i suoi smartphone
Ma il ceo di Google, Sundar Pichai, sulle ali dell’euforia del venticinquesimo compleanno del colosso tech, crede moltissimo nei Pixel dopo il successo senza precedenti della serie 7. E dopo avere creato l’oggetto del desiderio è intuibile che voglia renderlo ancora più premium e profittevole.
Può essere una lettura naif ma vedremo se sarà davvero quella di una decisa accelerazione sul listino la strada scelta dal gigante della pubblicità online e del cloud da 230 miliardi di dollari di ricavi (2022). A questo punto i consumatori dovranno soppesare bene le opzioni: puntare su un best buy della gloriosa serie che imbocca la via del tramonto (il medio di gamma 7a è stato lanciato soltanto a maggio e costa 509 euro, il 7 in colorazione black oggi costa 484 euro (da 649) e il 7 Pro si può trovare anche a meno di 700 euro) o, a partire dal 4 ottobre, scommettere sulle new entry a prezzo pieno? Non va dimenticato che Google garantisce aggiornamenti software in tempo reale sui suoi telefoni. Quindi anche per la serie 7 arriverebbe in breve tempo Android 14 con le sue novità .
Vecchi e nuovi Pixel, display e fotocamere a confronto
Intanto un confronto tra vecchi e nuovi, belli ed esteticamente molto simili a parte i nuovi colori, potrebbe iniziare dai display (ottimo nono posto per il 7 pro nella classifica di Dxomark). Le dimensioni saranno quasi sovrapponibili ma con una luminosità massima, e quindi migliore resa all’aperto e in pieno sole, nettamente superiore per la serie 8: 1600 e 1400 nits per il Pro e per l’8, contro i 1000 dei predecessori. Per confronto: Samsung S23 Ultra vanta 1750 nits, iPhone 14 Pro e Pro Max arrivano fino a 2000 nits, outdoor. Quanto alle fotocamere dei prossimi Pixel le anticipazioni parlano di un deciso rinnovamento a livello di sensori. Questo upgrade, visto il livello già altamente competitivo dei Pixel 7, in buona parte grazie all’intelligenza artificiale (il Pro è tuttora sesto nel ranking di Dxomark), potrebbe fare pendere l’ago della bilancia a favore delle novità .
Potrebbe suscitare dei dubbi, al contrario, il confronto tra i processori. Il Tensor G2 aveva mostrato qualche debolezza che, ad esempio, influiva sulla resa piuttosto scarsa della batteria (solo 29esimo, tra i device premium, il 7 Pro secondo i test di Dxomark, addirittura al posto 115 nella classifica complessiva).
Progressi limitati sul processore dei nuovi Pixel?
Il Tensor G3, secondo i primi test su Geekbench 5, offrirebbe dei miglioramenti deludenti rispetto al G2. La nuova cpu non terrebbe testa allo Snapdragon 8+ Gen 1 del 2022, come già succedeva al Tensor G2. In sintesi, secondo gli esperti, non andrebbe oltre un livello di prestazioni da fascia media. Anche se Google ha sempre sottolineato che il suo chip non è tanto muscolare quanto progettato per essere più veloce nel gestire attività come la traduzione linguistica in tempo reale per i sottotitoli, l’elaborazione delle immagini e le funzioni legate al machine learning.
Quindi, premesse in buona parte ottime, con alcune riserve. Non resta che attendere qualche settimana e mettere alla prova i nuovi Pixel, qui sotto nella presentazione di Google.
Attenzione però! Nelle ultime ore sono spuntati rumor inquietanti, secondo i quali fonti interne di Google darebbero indicazioni contrastanti sull’arrivo dei nuovi smartphone sui mercati italiano e spagnolo. Ne sapremo di più a breve. Intanto un indizio c’è: i Google store di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania preparano i fan al “decollo”. Su quello italiano c’è solo l’invito ad unirsi alla festa dei 25 anni di Big G. Andò così anche per i Pixel 6, che arrivarono sul mercato italiano solo 6 mesi dopo il lancio. Quanto ai 7, gli acquirenti francesi, tedeschi e britannici fruirono di ricchi bonus o addirittura dell’acquisto in bundle gratuito con il pixel watch serie 1 appena uscito. Google nutre forse delle perplessità sul mercato italiano?