L’intelligenza artificiale entra nello smartphone: ecco Huawei Mate 10 e 10 Pro

Dopo mesi di rumors, finalmente Huawei ha ufficialmente presentato il proprio smartphone (o phablet che dir si voglia) Mate Pro 10, destinato a dare battaglia sugli scaffali ai vari Samsun Galaxy Note 8, Google Pixel 2, Lg V30 e perché no anche all’iPhone X. Infatti il mercato di riferimento è la fascia alta, quella che accomuna gli smartphone oltre gli 800 euro.  E di sicuro il nuovo Mate Pro 10 non sfigurerà per design e caratteristiche tecniche con gli altri player di questa appetibile fascia di mercato.

Nella presentazione svoltasi a Monaco di Baviera, Huawei ha confermato per il Mate 10 Pro molti dei rumors che nelle settimane precedenti si rincorrevano sul web. A partire dall’adozione del nuovo processore Kirin 970 un octa-core composto da 4 core a 2,4 GHz e altri 4 a 1,8 GHz che, stando a quanto dichiarato da Huawei consente un’efficienza energetica migliore del 50% e prestazioni superiore del 20% rispetto al Kirin 960 utilizzato sul “vecchio” Mate 9. Il tutto affiancato da ben 6 GB di RAM. Nota positiva è il supporto dual SIM di tipo 4G.

Il display da 6 pollici con risoluzione 2160×1080 ricopre quasi per intero la parte anteriore dello smartphone, ed è dotato di tecnologia di visualizzazione Super High Dynamic Range e HDR10, per vedere al meglio i video creati con tali tecnologie. Il comparto fotografico può contare su due fotocamere prodotte da Leica rispettivamente da 20 e 16 megapixel con apertura F/1.6. Il sensore da 20 megapixel è in bianco e nero mentre quello da 12 MP è a colori (RGB). Non manca uno stabilizzatore ottico e anche un autofocus che integra 4 funzioni: autofocus laser, contrasto, profondità e riconoscimento di fase.

La vera novità di Mate Pro 10 riguarda l’adozione di un chip neuronico, abbreviato con il termine NPU, dedicato all’intelligenza artificiale, che sembra essere il nuovo traguardo a cui puntano gli ultimi smartphone di fascia alta immessi sul mercato. Questa Npu consentirà di ottenere un’ottimizzazione del sistema che si auto configurerà secondo le abitudini dell’utente. Un esempio pratico dell’utilizzo di questo chip avviene quando si scatta una foto: questo è in grado di “capire” cosa si sta inquadrando, (viso, oggetto, panorama ecc.) e di impostare per ogni scena i parametri migliori per scattare la foto. Altro esempio saranno i selphie, dove il sistema sarà in grado di mettere a fuoco solo i volti lasciando sfocato lo sfondo.

Altra novità riguarda la possibilità di collegare il Mate 10 Pro semplicemente con un cavo HDMI a un display esterno, per poter vedere “in grande” quanto visualizzato sullo smartphone, un po’ come avviene con il Samsung Note 8, dove però è necessario utilizzare la docking station DeX.

Mate 10 Pro è dotato del sistema operativo Android 8.0 Oreo, con interfaccia proprietaria EMUI 8.0. Molto interessante la funzione Easy Talk che consente di migliorare la voce quando si telefona a prescindere dall’ambiente in cui ci si trova (rumoroso, o silenzioso).

Non è presente un jack audio da 3,5” e auricolari per telefonare o ascoltare musica dovranno essere dotati di porta USB Type-C

Una scelta più che criticabile gia fatta da Apple e da Google con i Pixel 2. Non piace neppure la memoria non espandibile. È vero che il device offre 128 GB di memoria interna ma visto che il carello della sim è dual, Huawei poteva optare per uno slot MicroSd in alternativa a una sim con una soluzione analoga a quella offerta da Samsung su Note 8.

Huawei Mate 10 Pro sarà in pre-ordine in Italia dal 15 novembre al prezzo di 849 euro con in regalo il Moleskine Smar Writing Set. Una versione del Mate 10 Pro “Porsche Design” sarà in vendita a 1.395 euro. Al momento non è previsto per l’Italia l’arrivo del modello Mate 10, proposto in altri paesi europei a 700 euro.