L’originalità estetica non è il suo forte poiché, a prima vista, potrebbe essere scambiato per uno smartphone qualsiasi, senza una particolare identità di marca. In realtà, il Motorola Moto X Force, banale non lo è affatto. Soprattutto se lo si mette a raffronto con altri top di gamma (Samsung 6, Sony Z5 per esempio) belli e appariscenti come una trousse per il trucco ma delicati e fragili con le loro carrozzerie quasi tutte di vetro. Ed è proprio sulla robustezza che il Moto X Force spicca sugli altri.
Il suo display da 5.4 pollici (uno spettacolare Quad Hd 1440p da 2560 x 1440 pixel e 540 ppi di densità) è protetto da uno schermo infrangibile multi strato (5 in totale) che battezzato ShatterShield lo rende tetragono ai maltrattamenti. Lo smartphone resiste a cadute, anche da altezze rilevanti (e con qualche capriola) senza andare in mille pezzi. Beninteso non è un solitamente goffo smartphone ruggedized, ma resiste comunque agli impatti grazie a un telaio metallico (che in caso di urto con l’asfalto però si graffia un po’) e alla parte posteriore realizzata in nylon balistico che oltre essere antiurto assicura un notevole, e rassicurante, grip. E questa sicurezza passiva e preventiva farà piacere a tutti quelli che iniziano a odiare gli smartphone “tutto design e poca sostanza” di nuova generazione belli ma scivolosi come saponette.
I pulsanti laterali lo rendono compatto e pur avendo un jumbo display da 5.4 pollici non è scomodo come altri phablet. Le dimensioni sono contenute (alto 149,8 mm, largo 78 mm e con uno spessore varabile tra 7,6 mm e 9,2 mm) mentre il peso è di 169 grammi.
Il comparto hardware è di prim’ordine ed è basato su un processore octa-core Qualcomm Snapdragon 810 da 2.0 GHz, abbinato a una Gpu Adreno 430 da 600 MHz. Il Qualcomm 810, spesso accusato di scaldare eccessivamente, invece non ci è parso in verità un ferro da stiro anche se proprio freddo lo smartphone non è.
La memoria Ram è di 3 GB, mentre quella storage fa affidamento su un capiente serbatoio interno da 32 GB e su uno slot di espansione microSd. Già, il Motorola (made by Lenovo) offre tanta memoria (interna ed esterna) e non la sacrifica sull’altare del design o, come fa Samsung, su quello del marketing per inseguire Apple e le sue non sempre condivisibili architetture blindate. È vero che c’è il cloud, ma la memoria aggiuntiva ed estraibile ha tanti vantaggi, non ultimo quello di poter essere recuperata più facilmente da un telefono distrutto. E il Moto X riesce a coniugare stile e versatilità, forma e funzione: il telefono ha la batteria integrata e lo slot di espansione microSd non ha comportato l’adozione di un antiestetico sportellino aggiuntivo sul fianco ma è integrato direttamente nel vassoio della sim card (peraltro duale). Una soluzione bella da vedere e tecnicamente convincente. In questo modo sulla microSd si può caricare un’infinità di Giga di film e musica, da vedersi comodamente off line dove e quando si vuole.
La fotocamera è eccellente con i suoi 21 Megapixel e Hdr automatico. L’obiettivo ha un’apertura f/2,0. Inoltre esegue riprese in 4K e l’uso è semplificato dallo scatto rapido: basta toccare lo schermo in qualsiasi punto.
Il sistema operativo è Android 5.1.1 Lollipop praticamente puro senza personalizzazioni (neppure quelle di Vodafone che lo distribuisce in Italia). In questo modo lo smartphone lavora sempre fluido. Restano i dubbi su alcune scelta di Google come quelle sulla gestione della microSd e sul controllo della suoneria con l’astruso meccanismo delle “priorità” per silenziare lo smartphone. Manca un file manager di serire ma ce ne sono tanti a disposizione su Google Play.
Le dimensioni sono contenute (alto 149,8 mm, largo 78 mm e con uno spessore varabile tra
7,6 mm e 9,2 mm) mentre il peso è di 169 grammi
La batteria è un altro punto di forza: 3760 mAh che garantiscono molte di funzionamento: si arriva a sera tarda senza problemi con uso intensivo durante tutta la giornata persino con Skype attivo (app vorace di energia come poche) e con quel campione di spreco di memoria Ram che è Facebook per Android.
Inoltre, l’alimentatore TurboPower (un po’ ingombrante ma molto potente) in 15 minuti di ricarica assicura fino a 13 ore teoriche di autonomia. C’è anche la ricarica a induzione con un accessorio venduto però separatamente. Infine una nota (dolente) sul prezzo. Il Moto X Force costa tanto: 750 euro (anche se il marketing di Vodafone gioca ancora con il trucchetto del listino ottico di 749.99 euro). È una cifra rilevante, anche se allineata a quanto richiedono molti altri concorrenti e questo non fa che riaprire il dibattitto sul prezzo di molti smartphone di fascia alta che ci pare davvero eccessivo soprattutto se paragonato a molti validi prodotti di categoria media.