Che Elon Musk, il Ceo di Tesla Motors, sia un personaggio fuori dagli schemi è noto. Il visionario numero uno della società californiana ha il pallino dello spazio ma non rinuncia a volare alto anche quando si tratta di nuove soluzioni tecnologiche destinate al grande pubblico. Nel corso della conference call di annuncio dell’ultima trimestrale, infatti, Musk ha personalmente confermato i piani di sviluppo per una batteria destinata ad alimentare la casa. La fase di progettazione sarebbe di fatto già stata ultimata, stando a quanto si legge nella notizia riportata dal sito The Verge, e la produzione potrebbe cominciare nel giro di sei mesi. Cosa si sarà mai inventato il fondatore di Tesla? E soprattutto a cosa può servire una batteria, probabilmente derivata da quelle utilizzate per le auto elettriche, dentro le mura domestiche?
La pila “magica” in questione, riportano alcune fonti, potrebbe essere simile alla batteria inclusa nella Toyota Mirai, che sfrutta una cella a combustibile a idrogeno e una volta rimossa dall’auto si può utilizzare come fonte di energia in casa. Musk, da parte propria, aveva già rivelato nei mesi scorsi le proprie intenzioni di fornire agli utenti casalinghi qualcosa di diverso, in fatto di sistemi di alimentazione, e non aveva mancato anche di ironizzare sulla tecnologia della casa nipponica, sostenendo come le auto ad idrogeno non avrebbero dovuto essere definite “fuel cell” bensì “fool cell”, a “cella stupida”. E qui è difficile dargli torto
Presa così, a una prima lettura, l’idea di Musk sembra quindi non avere molto senso (Nissan ha ideato qualcosa di simile). Se però la si considera come un progetto che vuole dare vita a una nuova generazione di accumulatori per la casa per testare su larga scala le soluzioni che poi dovranno trovare posto dentro le auto elettriche (il cui tallone d’Achille sono guarda caso gli accumulatori, troppo pesanti e costosi), allora il discorso (forse) cambia. La trovata geniale, ovviamente tutta da verificare, sarebbe quella di massimizzare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico della casa, utilizzandola in differita. Per farlo servono batterie speciali, tanto che il nuovo accumulatore nascerà come frutto di un certosino lavoro di sviluppo condotto da Tesla a braccetto con diverse società che forniscono servizi energetici. Musk di dice convinto che le potenzialità di vendita per questa tipologia di prodotto, sia negli Stati Uniti che in Europa, siano grandi. Vedremo. (Gianni Rusconi)