È ufficiale. Anzi quasi ufficiale il divorzio tra Samsung e Qualcomm. La casa coreana non userà il processore Snapdragon 810 a 64 bit di Qualcomm e, dunque, a inziare dal debuttante Galaxy S6, atteso a marzo al Mobile World congress di Barcellona utilizzerà solo system on chip (Soc) prodotti in casa come il nuovo Exynos 7 Octa. Qualcomm, infatti, per espressa ammissione del suo amministratore delegato, Steve Mollenkopf alla presentazione dei risultati di bilancio dell’azienda californiana di San Diego ha annunciato di aver “perso un cliente importante” per il nuovo chip Snapdragon 810. Inevitabilmente il pensiero va subito a Samsung che su Snapdragon 810 aveva espresso alcune perplessità tecniche relative alla dissipazione del calore. Queste critiche a molti analisti non sono sembrate del tutto sensate e alcuni ritengono che siano invece del tutto strumentali a un divorzio che potrà portare Samsung a ottenere maggiori margini usando chip fatti in casa. E i margini sono quello di cui ha bisogno adesso Samsung che ha presentato pggi una un bilancio con utili in caduta libera.
Lo Snapdragon 810 ha debuttato sul nuovo LG Flex 2 ed è atteso in una sessantina di dispositivi di fra cui HTC One (M9), Lg G4 e Sony Xperia Z4 nonché Xiaomi i Note Pro e OnePlus One 2.