Golf VII, al volante della Volkswagen più venduta

La settima generazione è resta una Golf. Al cento per cento, con il suo inconfondibile «montante C»,
che da 38 anni contraddistingue il posteriore della reginetta d'Europa,
dalla prima "inventata" da Giorgetto Giugiaro a quest'ultima, settima
generazione, realizzata sotto la guida di un altro italiano illustre:
Walter de Silva.

La linea della carrozzeria è nuova, ma è stata fatta una scelta "conservativa". Ancora una volta. Per non tradire il Dna della vettura. Poco coraggio? Forse, ma più probabilmente è il frutto di un corretto calcolo pragmatico teutonico
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La Volkswagen GolF VII è più bassa e larga.
Esprime dinamismo. E ti soffermi su particolari della carrozzeria: gli
spigoli vivi. Nessuna imperfezione. La macchina sembra uscita da un
pezzo unico, tornita dal pieno. Monolitica davvero. E questo grazie a
una specialissima tecnologia unica per lo stampaggio delle lamiere:
l'acciaio è stampato a 900 gradi, con spessori differenziati, e questo
permette di creare forme perfette, spigoli impossibili e nessuna
ondulatura o "stiratura". Nessun altro lo fa. E così le idee e le forme
ideate da de Silva diventano realtà. Senza compromessi. In questo modo
Vw sposta più in alto l'asticella della competizione con una qualità
inarrivabile per tutti gli altri. La vettura offre dunque una sensazione
di materica solidità. E della leggerezza, visto che la Golf VII pesa
100 chili in meno della vecchia, pur essendo più grande. E questo si
traduce in consumi più contenuti. Basta aprire la porta che spalanca la
vista su un abitacolo che non mostra guizzi di fantasia, bensì design
moderno, funzionalità e concretezza abbinati a una cura delle finiture e
dei dettagli che va oltre il maniacale. E le porte, poi, si chiudono
come si conviene a una Volkswagen: senza clangore alcuno.

La gamma a benzina al lancio prevede un 1.400 cc Tsi equipaggiato con
una tecnologia che disattiva un cilindro nei bassi carichi per
risparmiare carburante. Disponibile in due livelli di potenza: 122
cavalli o 140 cavalli. La "millequattro" ha un range di prezzo compreso
tra i 20.500 e i 24.900 euro, a seconda del livello di allestimento e
della trasmissione: manuale o automatica doppia frizione Dsg. L'offerta
turbodiesel contempla il millesei Tdi da 105 con un listino tra 20.600 e
26.000 euro, mentre al vertice si piazza il due litri Tdi da 150
cavalli offerto solo in allestimento Highline a 26.300 euro con cambio
manuale o con il Dsg a 28.200 euro.

Abbiamo provato la Tdi duemila da 150 cv sia manuale sia automatica,
nonché la millequattro da 140 cv. Il comportamento stradale è
ineccepibile, grazie al nuovo, rivoluzionario, pianale modulare Mqb (che
a partire dalla Audi A3, lanciata a primavera, sarà la base di tutte le
vetture, grandi e compatte del gruppo tedesco), che risulta rigido e
leggero. Inoltre la vettura offre il differenziale autobloccante Xds di
serie su tutta la gamma, mentre nella serie precedente era montato solo
sulla Gti. Stabilità e tenuta di strada sono esenti da critiche. Il
turbodiesel, soprattutto se abbinato al Dsg, è fluido e ben si sposa con
la piacevolezza di guida complessiva della vettura. Le emozioni forti
non sono nel suo vocabolario, al contrario di parole come prontezza e
omogeneità. Il motore turbo a iniezione stratificata di benzina è
decisamente più divertente e ha una voce di intonazione sportiva. Golf è
molto silenziosa.

All'interno lo spazio è abbondante, con un'abitabilità da vettura di
segmento superiore (del resto è larga 1,80 metri). Davanti si sta
davvero comodi, mentre dietro è meglio stare in due. Un terzo passeggero
si troverebbe a litigare con un tunnel centrale piuttosto invadente. Il
guidatore invece trova facilmente la corretta posizione grazie alle
numerose regolazioni, solo la plancia è un po' alta per i più bassi di
statura.

Di serie ci sono sistemi qualificanti per la sicurezza come il
fatigue detection, che rileva quando si guida in modo disattento, e
l'impianto di frenata che impedisce la collisione multipla. Airbag a
pioggia, compresi quelli per le ginocchia completano il quadro. La lista
degli optional è sterminata (si rischia di far salire di molto il
conto). Peccato che il bracciolo centrale sia un optional da 200 euro.
Piccolo neo di una vettura che si può definire perfetta.

La vettura può essere corredata da navigatore con sintolettore munito
di schermo touch con sensore di prossimità, doppio slot per schede Sd e
Bluetooth con streaming audio.