Samsung Note 4 in prova, ecco come è fatto e come va il nuovo phablet

Il Samsung Galaxy Note ha sempre fatto categoria a parte. E ora, giunto alla quarta generazione, questa sua diversità di dimensioni, funzioni e versatilità viene confermata. Il Note resta capace, soprattutto grazie alla penna magica S Pen di fare cose che altri smartphone –  e phablet – manco si sognano.

Non è certo il Note 4 a dover dimostrare di essere un’anti-iPhone 6 Plus, quanto piuttosto il contrario: è il jumbo melafonino a dover sfidare l’erede del padre di tutti i phablet, quello che nel 2011 ha acceso la rivoluzione dell’incrocio tra tablet e smartphone, una tipologia di device che ai vertici di Apple sembrava dichiaratamente assurda per via delle generose dimensioni e della critica portabilità. Adesso, la Mela con iPhone 6 Plus ha fatto però marcia indietro emulando il crossover coreano, vero e proprio suv degli smartphone, e tutti i device dallo schermo grande, entrando in competizione con prodotti magari molto meno raffinati, ma più compatti e competitivi come il G3 di Lg che ha ingombri in altezza e larghezza certamente più contenuti di quelli di iPhone 6 Plus ma offre comunque un display di uguali dimensioni: 5.5 pollici.

 Come è fatto

Fin dall’apertura dell’imballo del Note 4 e dall’analisi dotazione di accessori della scatola (cuffiette, cavo Usb, punte di ricambio per la S Pen e alimentatore) si nota una grande similitudine con il Note 3.

Il design è praticamente il medesimo, ma l’insieme è decisamente più raffinato in virtù dei materiali parzialmente metallici utilizzati. Sparisce la sensazione cheap del vecchio modello, che pur essendo abbastanza robusto era penalizzato da un bordo rigato in materiale plastico cromato dall’aspetto molto povero e fragile nell’uso intenso. Sul Note 4 troviamo un profilo in alluminio con angoli a 45 gradi a sottolineare anche visivamente l’impiego di metallo vero. Metallici anche i pulsanti del volume e dell’accensione (sulla destra, al pari di iPhone 6, che ha adottato ora questa classica scelta Samsung).

Il feedback tattile dei pulsanti (compreso quello Home) è nettamente migliore e sparisce la sensazione di gommosità alla pressione che affliggeva il Note 3. Il profilo metallico non è integrale ma sopra e sotto è interrotto da piccole tacche (non proprio belle da vedere) ma che dovrebbero secondo Samsung servire a evitare che il metallo peggiori la resa delle antenne.

La rigidità torsionale è un altro pianeta e… probabilmente non si piega con troppa facilità, battute a parte l’insieme è solido e per prendere in giro alcuni competitor potremmo dire che, dal punto di vista costruttivo e meccanico, è “migliore Note di sempre”. Peccato solo per l’eccessiva luce (quella che qualcuno chiama con l’odioso termine gapgate) tra vetro e cornice. Secondo Samsung il gap rientra nella norma, ma resta il fatto che in cambio di quasi 800 euro, la casa coreana potrebbe dare un po’ di cura in più.

Il telaio è realizzato comunque in plastica (iPhone come Htc M8 hanno una superlativa scocca portante tutta in alluminio), tuttavia il bordo metallico conferisce al device un look & feel di livello decisamente premium. Il coperchio della batteria è finito in similpelle come il Note 3, ma la sensazione al tatto è un po’ migliore e non ci sono più quelle terrificanti finte impunture che penalizzavano l’aspetto complessivo del Note 3 rendendolo parecchio giocattoloso. Avremmo preferito comunque una trattamento superficiale diverso e meno “finto”. Da sottolineare che grazie alla struttura con cover posteriore smontabile si può cambiare la batteria in un battibaleno. I sedicenti “migliori di sempre” non lo permettono, ma è molto comodo.

Come accennato, design e lay-out costruttivo del Note 4 sono analoghi al vecchio modello e anche la penna (S Pen) non cambia forma, ma solo alcuni dettagli: ora scivola meno ed è meglio rifinita, anche se la più bella e comoda era quella del Note 2.

Cambia invece la batteria, adesso è lunga e sottile come quella di S5 ed è da 12,4 Wh contro i 12,16 Wh del serbatoio di energia del Note 3. Diverso anche il connettore: ora è solo MicroUsb e non c’è più la porta Usb 3.0 compatibile con MicroUsb.

Immutate le dimensioni dello schermo, ma ora il vetro si incurva verso i bordi e probabilmente non sarà facile mettere su pellicole di protezione.

L’hardware

Il Note 4 fa leva su un hardware molto potente: il cuore è un system on chip Qualcomm Snapdragon 805, quad core operante a 2.7 GHz. Si tratta di un Soc del tutto nuovo e ben diverso dai noti Snapdragon 800 e 801. Il processore è abbinato a una memoria Ram di 3 GB, mentre la memoria interna storage è pari a 32 GB (come il vecchio Note) ed espandibile fino ad altri 128 GB con una MicroSd esterna il cui slot è accessibile rimovendo il copri-batteria. E se non basta grazie all’Usb Otg è possibile leggere chiavette Usb e persino unità Ssd. Il cloud è una bella cosa, ma quando si lavora sul serio e non si ha a disposizione una rete veloce o conveniente (roaming estero 3G, per esempio) allora è meglio avere funzionalità da personal computer per condividire file.

Lo schermo

Il display è il punto di forza del Note 4: si tratta di un Super Amoled da 5.7 pollici dalla risoluzione Quad Hd (2560 x 1440) con una densità di 515 pixel per pollice. La tecnologica Amoled (Active matrix organic light emitting diode) è diversa dagli Lcd tradizionali retroilluminati da Led, qui il singolo pixel emette luce.

All’accensione il display stupisce per luminosità e dettaglio. La luminosità è pazzesca e se si legge al buio, magari di notte, può essere abbattuta a livelli confortevoli per l’occhio, mentre di giorno anche sotto il sole si vede bene.

Abbiamo fatto un test con un file video (un blu-ray rip full hd di X-Men: Giorni di un futuro passato) e la resa ci pare straordinaria e migliore di quella già molto alta di Note 3. Il Note 4 monta miglior display per smartphone disponile sul mercato. I colori sono molto intensi è il “nero è veramente nero”, inoltre è possibile impostare modalità specifiche in modo da adattare la resa al tipo di contenuto e di app (foto, video, internet per esempio). La funzione si chiama “schermo regolabile” ed è un’orrenda traduzione di Adaptive Display, soluzione adottata dalla casa coreana con  l’ultima generazione di tablet cioè i Tab S da 8.4 e 10.5 pollici equipaggiati con display organici.

L’utilizzo e le funzioni

L’interfaccia utente è molto simile a quella di Galaxy S5 (è l’ultima edizione della TouchWiz) ma ci sono alcune differenze e customizzazioni. Gli utenti di Note 2 (e Note 3) faticheranno non poco ad abituarsi anche per il fatto che il tasto home non apre più il task manager.

La S Pen è stata notevolmente migliorata e sono state introdotte alcune funzioni speciali. Non serve più solo per prendere appunti scrivendo, ritagliare informazioni e rielaborare foto. Ora si può anche trasformare la propria scrittura in testo editabile, scattare una fotografia a un articolo di giornale, o a un slide proiettata e acquisirsene il testo per condividerlo in qualsiasi modo. Ma non basta: si può anche dettare e il Note 4, ma serve la connessione di rete, trascrive le nostre parole in lettere scritte. Non è poco!

Inoltre, la S Pen ora è quasi una stilografica/penna/matita di precisione e si possono disegnare forme geometriche e anche se si è molto scarsi, il dispositivo riesce comunque a creare un disegno geometrico dall’aspetto decente, facendo diventare, per esempio, perfettamente tondi i cerchi.

Sembra una banalità ma non lo è affatto. Il Note 4 è, anche in questo, un formidabile compagno di lavoro e di svago. E di certo la penna, per chi non lo avesse ancora capito, non è mica un vecchio retaggio dello stilo dei vecchi palmari di una decina di anni fa. La S Pen con questi non c’entra nulla ed è un’innovazione interessante. Va detto però che alcune di queste funzioni sono un po’ complesse ed è necessario prendere un po’ la mano per usarle bene.

Con la precedente generazione e di tablet (Note 10.1, Note 8 e 10 “model year” 2014) Samsung ha introdotto il multitasking su schermo multiplo per usare più app simultaneamente. Finora solo il 10 pollici premetteva di avere più di due finestre o ripartizioni dello schermo, ora invece è stato introdotto un “multitasking con finestre” senza limite circa il numero di applicazioni che è possibile eseguire e visualizzare sullo schermo contemporaneamente. Da sottolineare che non tutte le app sono compatibili con questa visulizzazione. Bello è anche il poter chiudere le app-finestre con la X come si fa con i pc. In fondo li chiamiamo smartphone o phablet, ma dispostivi come questi sono veri computer palmari ma il termine non è più cool..

Il comparto foto e video fa leva su una camera principale  da 16 megapixel, la qualità degli scatti e dei video e notevole ma non ci pare un trascendentale passo avanti rispetto al precedente modello. Degna di nota la camera anteriore con lente adatta alle selfie. Manca ancora un pulsante di scatto dedicato che viste le dimensioni e il peso del device sarebbe utile.

Tra le cose interessanti spicca il registratore vocale integrato il cui software permette diverse modalità di cattura dei suoni adatte a un’intervista o a una riunione.

La durata della batteria è nella norma e non ci pare che siano stati introdotti miglioramenti degni di nota nell’uso normale rispetto a Note 3: si arriva a sera serenamente. Tra  le innovazioni introdotte però vi è una modalità di super risparmio della batteria che disabilità molte funzioni e mette lo schermo in bianco e nero per superare i momenti critici quando la riserva di energia sta finendo.

In ultimo una nota sul prezzo: 770 euro (769 secondo il listino ottico) sono davvero tanti soldi. È finito il tempo in cui il Note era molto conveniente. Ora è davvero un lusso.

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Tabella con le  caratteristiche tecniche del Samsung Note 4a confronto con iPhone 6 Plus  e altri concorrenti

Samsung Galaxy Note 4 Apple iPhone 6 Plus Samsung Galaxy Note 3 LG G3
Display (dimensioni in pollici) 5.7 5.5 5.7 5.5
Risoluzione 2560 x 1440 (QUAD Hd) 1920 x 1080 (HD) 1920 x 1080 (HD) 2560×1440 (QUAD Hd)
Densità Pixel (Ppi) 515 401 386 534
Tecnologia schermo Super Amoled Lcd Ips + Led Super Amoled Lcd Ips + Led
Fotocamera posteriore (Mpx) 16 8 13 13
Fotocamera anteriore (Mpx) 3.7 1.2 2 2.1
Processore Quad core 2.7 GHZQualcomm Snapdragon 805 Dual core  1.4 GHzApple A8 Quad core 2.3 GHZQualcomm Snapdragon 800 Quad core 2.5 GHZQualcomm Snapdragon 801
Archiettura Cpu 32 bit 64 bit 32 bit 32 Bit
Memoria storage (GB) 32 (espandibile fino a + 128) 16, 64, 128* 32 (espandibile fino a + 64) 16,32 (espandibile fino a + 128)*
Memoria Ram (GB) 3 1 3 2**
MicroSd Si No Si Si
Connessioni e reti Lte 4G, WiFi, BT 4.0 Lte 4G, WiFi, BT 4.0 Lte 4G, WiFi, BT 4.0 Lte 4G, WiFi, BT 4.0
Usb Otg Si Si** Si no
Altoparlanti Si, stereo Si, mono Si, stereo 146.3 x 74.6
Spessore (mm) 8,5 7,1 8,3 8.9 mm
Dimensioni (LxA, mm) 153,5×78,6 158,1×77,8 151,2×79,2 146.3 x 74.6
Peso 176 172 168 149

 

*a seconda dei modelli

**trasferimento limitato a determinati tipi di file

*** 3 GB nel modello equipaggiato 32 GB

  • Mario Cianflone |

    In effetto dalle foto non sembrava. Quello nero invece si notava la verniciatura (stile iphone 4s) che comunque serve a proteggere l’alluminio dal sudore

  • Francesco Grazioli |

    …che tra l’altro è proprio il colore(bianco) che ho ordinato io, all’oscuro del fatto che avesse il profilo verniciato…pazienza

  • Mario Cianflone |

    perchè mai poi!! e su quello bianco è super evidente!!!

  • Francesco Graziolit |

    …finalmente un Note col profilo metallico e Samsung cosa fa??Lo copre verniciandolo, in modo da farlo sembrare di plastica!!!Assurdo!

  • Francesco Grazioli |

    …finalmente un Note col profilo metallico e Samsung cosa fa??Lo vernicia!

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