Ed ecco che i nodi vengono al pettine. A una decina di giorni da un post su questo stesso blog in cui chiamavamo in causa Dxomark, chiedendoci come mai fosse tanto solerte nei confronti di Huawei – dal 2019 nella Entity list, la lista nera del governo Usa, perché accusata di spionaggio e furto di proprietà intellettuale – e snobbasse altri brand, ecco che l’autorevole società , specialista in giudizi e classifiche per numerosi prodotti di elettronica di consumo, ha risposto. Non a me direttamente, ça va sans dire. Ma con la recensione di quello che innumerevoli professionisti, youtuber, influencer e chi più ne ha più ne metta, avevano consacrato come top camera phone del 2024: Xiaomi 14 Ultra. Ricordo perfettamente l’entusiasmo di molti recensori: Xiaomi 14 Ultra, il device perfetto per fare fotografie. Ma anche: Lo smartphone per fare fotografie. Infine: Macchina fotografica o telefono?
I francesi, si sa, sono leggermente permalosi. Quindi la recensione di Xiaomi 14 Ultra, chiaramente competitor del produttore da anni nel mirino di Washington (il 9 maggio è stato rafforzato il ban imponendo a Qualcomm e Intel di NON vendergli chip), a due mesi dalla presentazione l’hanno infine prodotta. Risultato: stroncatura epocale, solo tredicesimo. Non che sia una novità . Secondo Dxomark quelli di Xiaomi (e Leica) potrebbero anche darsi all’ippica, perché tanto i camera phone dai tempi del 12S Ultra (2022, quando cinesi e tedeschi hanno iniziato a lavorare insieme) non li sanno proprio fare. Anche il 13 Ultra, l’anno scorso, aveva deluso Dxomark (attualmente è addirittura 27esimo).
A questo punto le cose sono due: o tutti gli esperti, influencer, blogger, videoblogger, fotografi professionisti non ci hanno capito nulla oppure si sono lasciati incantare dal potente marketing di Xiaomi. Perché di sicuro le pagelle ormai 15ennali di Dxomark sono inattaccabili. “I nostri punteggi e le nostre classifiche sono supportati da milioni di misurazioni scientifiche e analisi percettive, che si sono evolute in una guida imparziale e mondiale ai prodotti elettronici di consumo di tutti i giorni, nonché in un resoconto del progresso tecnologico nel corso degli anni”. Chi può contestare la precisione cristallina di milioni di misurazioni scientifiche?
Sta di fatto che in cima alla classifica di Dxomark ci sono sempre gli stessi. Qualcuno ha avanzato anche delle ipotesi al riguardo. Ipotesi che se fossero confermate non farebbero onore a Dxomark, costandole una discreta perdita di credibilità . Ma la credibilità potrebbe essere messa in discussione solo leggendo il giudizio su Xiaomi 14 Ultra. E’ limitato al comparto fotografico (sulla efficienza della batteria, ad esempio, ci sarebbe da dire, mentre il display è eccellente, ma non se ne parla) e vale a questo top di gamma una misera posizione di retroguardia, alle spalle anche di device commercializzati nel primo trimestre 2023. Ecco di seguito i punteggi dell’Ultra:
Per esperienza diretta posso dire che un punteggio così basso al bokeh ha dell’incredibile. Come anche sottovalutare la superba qualità delle immagini che si ottiene, per esempio, con le macro o i ritratti o in condizioni di luce bassa.
Sui video, invece, ho riscontrato qualche problema di troppo legato alla capacità di adattare rapidamente l’esposizione. Quanto allo zoom l’unico smartphone secondo me superiore a Xiaomi 14 Ultra è Vivo x100 Pro  (ora vitaminizzato in versione Ultra) che però Dxomark ha relegato all’undicesimo posto. Devo credere sulla parola agli esperti della società francese, quindi, perché dubito che potrò avere occasione di provare uno Huawei, né lo voglio fare.
Infine non sottovalutiamo, per obiettività , quello che succede sul mercato. A due mesi dal lancio fioccano le occasioni di acquistare Xiaomi 14 Ultra con sconti importanti. Io lo avevo detto che 1500 euro forse erano una cifra eccessiva. Ma negargli la top ten, questo sì, è davvero troppo.