Asus Rog Phone. Lo volevo provare da almeno un paio d’anni. Perché ho il pallino tipico di chi non amando alla follia i videogame è maledettamente incuriosito dalle performance muscolari degli smartphone progettati per reggere l’impatto con software più impegnativi di Instagram e TikTok. La serie Rog (Republic of gamers) della taiwanese Asus è nata nel 2018 ed è appena arrivata all’ottavo capitolo. Si tratta per tradizione di dispositivi eccellenti, al vertice del gaming mobile. Il mix di potenza, funzioni e un solido ecosistema di accessori hanno reso questa serie per anni un obiettivo irrinunciabile per molti giocatori. Sebbene il prezzo non ne faccia un acquisto alla portata di tutti.
Quel processore è una garanzia
Ho avuto l’occasione di avere tra le mani un Rog phone 8 Pro. Straordinario. A partire dal processore, l’incredibile Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 (con intelligenza artificiale generativa on device e ray tracing), che equipaggia anche la concorrenza e praticamente quasi tutti i top di gamma usciti tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. E poi la Ram da 24 Gb e uno spazio di archiviazione infinito da 1 Tera.
Design più premium e meno aggressivo
Rog Phone 8 Pro è certamente uno smartphone per gaming estremo, ma è anche un prodotto premium, perfetto per l’uso quotidiano. Premium anche nel prezzo, 1.199,99 euro (la versione 8 da 12-256 costa 1.099). A sottolineare il cambio di rotta la casa taiwanese quest’anno ha optato per una novità importante anche nel design. Se si confronta il Rog Phone 2024 con il suo predecessore si nota subito che si è preferito rendere questo device più simile ai top dei produttori che dominano il mercato: meno aggressivo, più chic e sobrio. Carta vincente? Si vedrà .
Certo, con AniMe Vision, i giochi di illuminazione (sulla scocca) mini-led programmabili con animazioni o elementi personalizzati, Asus ha voluto conservare un po’ dello spirito delle precedenti serie, ma con la particolarità di rendere il tutto molto sobrio e, se necessario, invisibile.
Più piccolo, più sottile, più leggero
Il nuovo Rog Phone è un po’ più piccolo e un po’ più sottile (163,8 x 76,8 x 8,9 mm vs. 173 x 77 x 10,4 mm della versione 7 Ultimate) ma anche un po’ più leggero (225 grammi contro 247). Quindi sicuramente più maneggevole. Anche se può risultare un po’ scivoloso e conviene procurarsi un case, una custodia, per evitare brutte sorprese. Un peccato, visto che tra le infinite soluzioni offerte dai menu di questo telefono ci sono gesture interessanti. Ad esempio, il doppio tocco sul retro che produce uno screenshot o il triplo tocco in rapida sequenza che permette una passaggio rapido alla fotocamera.
Il produttore promette scatti da professionisti, refrain recente del marketing in questo settore. Le automobili si sono trasformate tutte in crossover e suv, gli smartphone hanno l’ambizione di competere con le migliori mirrorless fullframe usate dai professionisti.
Come va con le foto? Molto meglio
Tuttavia Rog phone 8 Pro comincia un nuovo capitolo. Succede grazie alla fotocamera con stabilizzatore Gimbal ibrido a 6 assi integrato e al nuovo teleobiettivo 3x. Gli scatti sono di alta qualità (per chi conosce questo smartphone, la migliore di sempre), con un’ottima gamma dinamica.
Questo nuovo Rog Phone, insomma, si difende benissimo. Performa meglio della diretta concorrenza, decisamente un punto a favore della scelta di portarlo nella direzione dei top di gamma mainstream. Ne fa le spese, in un certo senso, il design. In effetti, se il telefono diventa più sottile e leggero non così si può dire per il corpo, che contiene le tre fotocamere da 50 (sensore Sony IMX890, larghezza 1/1.56″), 32 (con zoom ottico 3x) e 13 Mp (grandangolo da 120°). Ne risulta un certo sbilanciamento dovuto al peso necessariamente spostato verso l’alto. I video arrivano agli 8k e si possono scattare foto durante la ripresa.
Ma non dimentichiamo per cosa nasce questo device, leggendario per la qualità del gaming. L’app Armory Crate funziona come launcher, nascondendo tutti i giochi dal cassetto delle app e offrendo impostazioni di avvio individuali. È anche possibile eliminare virtualmente (con un software per il letterboxing) il punch hole, il classico foro della fotocamera anteriore (qui da 32 Mp) nel display, che ha creato qualche crisi di nervi nei fan.
Rog Phone, dibattito aperto su quel punch hole
Apriamo questa parentesi. Fino al Rog 7 la fotocamera anteriore era inglobata in una cornice nera, replicata simmetricamente. In questo modo la visione era a tutto schermo, come è tuttora sui Nubia (che la fotocamera l’hanno messa sotto il display, per cui la qualità dei selfie resta decisamente peggiore nonostante i progressi). Tra l’altro, la riduzione delle cornici ha cancellato i doppi altoparlanti frontali. Adesso solo l’auricolare è rivolto verso la parte anteriore, l’altoparlante inferiore è alla base del telefono.
Approfitto di questa parentesi critica per aggiungere che il display è un signor display con picco di luminosità fino a 2500 nit. Ma, mia impressione, dai colori più saturi che naturali. In linea con il predecessore, con i suoi 6,78 pollici, diventa un Ltpo Amoled (era Amoled nel 7) da 1080 x 2400 pixel e 388 ppi (Full Hd+). Il refresh rate non cambia e arriva a 165 hertz. La protezione è adeguata, Gorilla Glass Victus 2, mentre la scocca, si diceva è in plastica.
Menu ricchi per i gamers
Ma torniamo al gioco e alle prestazioni. Asus offre un menu molto ricco e permette di utilizzare l’intelligenza artificiale per una migliore esperienza, dalla mappatura delle vibrazioni al rilevamento degli eventi importanti all’identificazione di parole chiave.
I comandi AirTrigger fisici sul lato destro del device sono super funzionali e, per gli esteti, rendono lo stesso riconoscibile a prima vista, non uno dei tanti. Naturalmente ci sono anche i trigger virtuali da configurare sullo schermo.
Quanto scalda, quanto raffredda
Altri due tasti fisici si trovano sul nuovo AeroActive Cooler X che si applica allo smartphone e promette fino a un ulteriore 20% di miglioramento in termini di raffreddamento. Ulteriore rispetto al sistema di dissipazione (basato su un conduttore di raffreddamento rapido posizionato tra il SoC ed il metallo vicino alla cover posteriore) che migliora del 22% l’efficienza termica.
Quando l’AeroActive Cooler X è collegato, la posizione del conduttore di raffreddamento rapido corrisponde esattamente al punto in cui il chip di raffreddamento termoelettrico tocca il Rog Phone. Così il chipset viene raffreddato direttamente ed efficacemente.
In sostanza mettere in crisi questo mostro elegante non è facile, anche se l’esuberanza dello Snapdragon 8 Gen 3 deve essere tenuta a bada. In più, come accessorio, c’è il controller esterno Rog Tessen (prezzo intorno ai 150 euro), che trasforma Rog 8 Pro in una console portatile e si adatta anche ad altri smartphone.
Quanto dura Rog Phone 8 Pro, dalla batteria agli aggiornamenti
Va ricordato che Rog Phone 8 Pro (che, tra parentesi, è anche un telefono dual sim) ha un jack per gli auricolari ma è IP68, quindi resiste alla polvere e all’immersione in acqua, a differenza del predecessore (IP57, resistente agli schizzi d’acqua) e del Nubia Red Magic 9 Pro. La batteria è da 5.500 mAh, un po’ meno capace di quella del predecessore (6.000) ma sempre super performante. Doppia senza problemi la boa della giornata di utilizzo. E se si gioca a lungo, in mezz’ora si ricarica da 25% a 80% grazie all’HyperCharge da 65W, anche questo incluso nella confezione (non mi stancherò di ripeterlo: perché le big come Apple, Samsung, Google e perfino Sony, non fanno altrettanto?).
Ovviamente tutto gira su Android 14 (la patch di sicurezza mentre scrivo è quella di dicembre) con il software della casa, Rog UI. Garantiti due major update Android (15 e 16) e quattro anni di aggiornamenti di sicurezza.