Un nuovo gruppo automobilistico globale e un inedito logo che la rappresenti. Ecco FCA, scritto tutto maiuscolo, con lettere stilizzate e dallo stile essenziale e minimalista, acronimo di Fiat Chrysler Automobiles. L'integrazione tra Fiat e Chrysler passa anche così anche da un nuovo marchio unitario. Viene cancellato il precedente composto dall’abbinamento tra lo storico marchio Fiat Spa che riprendeva l’antico logo dalle lettere allungate (elaborato nel 1931 sulla base del logo originario del 1901) e quello Chrysler con il pentagono stellato. Lo scopo era di far convivere i due simboli (e la storia che li sottintendeva) nella fase di avvicinamento tra i due gruppi che ha portato adesso a creare una multinazionale dell’auto ramificata sulle due sponde dell’Atlantico. Ora l’obiettivo è invece rappresentare una realtà nuova che origina dalla somma delle due precedenti.
Il logo FCA – ovviamente – non lo vedremo sulle autovetture che manterranno sulle loro calandre i rispettivi marchi. Si tratta, infatti, solo del logo del gruppo che controlla gli attuali marchi in attività: Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Chrysler, Jeep, Ram Trucks, Dodge e SRT. Oltre al brand Mopar specialista in parti speciali e di ricambio. Insomma si vedrà nei documenti e nella comunicazione ufficiale e di fatto non sarà percepito dai clienti che forse lo noteranno in fondo ai libretti d'uso e manutenzione.
FCA, insomma sta a questi grandi e storici nomi dell’industria dell’auto come Daimler, per esempio, sta a Mercedes e Smart oppure come GM sta a Chevrolet, Opel, Cadillac o Vauxhall. Il logo FCA nasce da uno studio firmato da Robilant Associati e secondo una nota del gruppo “nel marchio le tre lettere vivono all'interno di una raffigurazione geometrica ispirata alle forme essenziali della progettazione automobilistica: la F, generata dal quadrato simbolo di concretezza e solidità; la C, che nasce dal cerchio, archetipo della ruota e rappresentazione del movimento, dell'armonia e della continuità; e infine la A, derivata dal triangolo, che indica energia e perenne tensione evolutiva”.