È una plancia minimalista quella della nuova Alfa Romeo Giulia. Solo due comandi principali: il selettore DNA per impostare le modalità della dinamica di guida e la manopola dell’infotainment.
Analizziamola: la strumentazione, intanto, è del tipo analogico, mentre il volante a tre razze è di ridotte dimensioni per offrire un’esperienza di guida più coinvolgente. Un omaggio stilistico alla Giulia del passato sono, invece, le bocchette d’aerazione laterali anche se sono arricchite di cornici cromate. Davvero imponente il tunnel centrale con la leva del cambio rivolta verso il guidatore. All’insegna della semplicità , invece, la scelta di offrire un numero limitato di comandi: solo tre i “rotori” alla base del cambio. Il primo è quello che consente di impostare i parametri di guida, il secondo che sta al centro consente di accedere al sistema multimediale, mentre il terzo verrà utilizzato per la regolazione del volume dello stereo. Un dettaglio che si fa subito notare quando si osserva l’abitacolo dell’Alfa Romeo Giulia è il tasto rosso dietro al volante: è il sistema di accensione e di spegnimento della vettura, una soluzione cromatica, però, riservata di solito alle super sportive. Tornano al volante che ha stranamente al centro un logo Alfa Romeo in bianco e nero, ma forse si tratta di un dettaglio che potrebbe cambiare nella definizione finale della Giulia, si notano sulle razze soprattutto la regolazione del cruise control adattivo. E’ naturalmente a colori, invece, l’ampio schermo centrale tra contagiri e tachimetro che conservano la classica visualizzazione con lancetta verso il basso a vettura spenta. Ampio e dunque ben visibile il monitor al centro della plancia che fornisce tutte le ulteriori informazioni sulla vettura. Nel caso della foto il riferimento è da attribuirsi alla versione Quadrifoglio Verde, l’unica presentata il 24 giugno. Naturalmente nel caso di varianti più abbordabili, sia le sellerie che i dettagli cambieranno.