Vivo, leader di vendite in Cina davanti a Huawei, e in questi giorni impegnata nel lancio del top di gamma vivo X200 Pro in versione global, ha fatto un grande passo con un modello non destinato all’export in Europa, il suo X200 Pro mini: finalmente, il gioiellino del produttore cinese supporta Android Auto. Ne avevamo scritto, segnalando il disagio, nella recensione completa.
La novità si è manifestata con l’ultimo aggiornamento di OriginOS 5 (nell’immagine qui sotto, a sinistra), che sul mio mini è arrivato il 15 gennaio. L’aggiornamento, invocato soprattutto dagli utenti europei, segna un’importante evoluzione per un dispositivo originariamente progettato esclusivamente per il mercato del Dragone. Il sistema operativo è basato su Android 15, ma predisposto per i sistemi di navigazione cinesi: da Baidu CarLife a Xiaomi CarWith, da Huawei HiCar a Jovi InCar di vivo.
Al momento, non ci sono indicazioni dell’estensione di questa funzionalità ad altri modelli vivo dotati dello stesso sistema operativo.
Questo potrebbe essere legato al fatto che l’aggiornamento è stato specificamente ottimizzato per il firmware del X200 Pro mini, un dispositivo pensato per il mercato cinese, ma sempre più popolare tra gli utenti internazionali, che lo acquistano tramite canali d’importazione.
Devo ammettere di essere rimasto non poco stupito quando in un forum di fan del brand cinese ho letto che sembrava in arrivo questa novità . Ho provato ad aggiornare ed ecco la conferma: Android Auto è presente e ci si arriva da impostazioni e altre connessioni.
Test: Android Auto con OriginOS 5, riuscito
Ho messo alla prova il nuovo software e il test è stato superato brillantemente. Basta scaricare l’app Android Auto e poi seguire il processo canonico di associazione, che funziona tranquillamente via bluetooth. Ovviamente è necessario dare tutte le autorizzazioni. Sia alla app Google per le interazioni con l’assistente vocale sia alla app Google Maps per i servizi basati sulla geolocalizzazione. Alla fine di questo post alcune foto e screenshot della mia prova.
Fino a qualche giorno fa, chi acquistava l’X200 Pro mini da e-commerce cinesi, ad esempio TradingShenzhen.com o Giztop, doveva fare i conti con un’importante limitazione: l’impossibilità di utilizzare Android Auto. Un vero peccato, perché OriginOS 5 è un sistema operativo davvero completo, nettamente superiore alla versione global, Funtouch OS.
La potenza di OriginOS 5 adesso senza limitiÂ
OriginOS 5 si distingue per il suo approccio estetico. Offre un’infinità di personalizzazioni e widget interattivi. Questo livello di personalizzazione è meno presente in Funtouch OS, molto più vicino all’esperienza stock di Android. OriginOS integra strumenti come la modalità multitasking avanzata, che consente di gestire più applicazioni contemporaneamente, con un’interfaccia ben ottimizzata. Inoltre, include la memory fusion, una espansione virtuale della Ram, che ottimizza le prestazioni (nel mio caso diventa 12+12, ma non fa proprio 24, perché è una simulazione).
Uno degli aspetti più sorprendenti di OriginOS 5 è la cura maniacale per i dettagli grafici. Le animazioni di sistema sono incredibilmente fluide e danno un senso di coesione visiva che manca su Funtouch OS. Ad esempio, l’uso di effetti di transizione dinamici e di animazioni basate sul feedback tattile rende l’esperienza d’uso molto più piacevole.
Vivo e l’attenzione alle esigenze dei fan europei
Per anni, i sistemi operativi cinesi hanno rappresentato un muro invalicabile per chi desiderava sfruttare appieno le potenzialità dei dispositivi vivo (e non solo) al di fuori della Cina. In questo caso, gli acquirenti europei potranno finalmente godere di un’esperienza completa, Android Auto incluso, a un prezzo competitivo grazie agli e-commerce specializzati nella vendita al pubblico occidentale.
Con questo aggiornamento, vivo dimostra essere attenta alle esigenze degli utenti internazionali. Una mossa che non passerà inosservata.