Parola d’ordine mobilità. Anzi, come recita il copione, Intelligent Mobility. Dalle parti di Nissan il futuro si fa autonomo, elettrico ed integrato. Tre condizioni, tre situazioni, connesse l’una all’altra. E quale modo migliore di raccontare l’evoluzione del Costruttore nipponico con degli esempi pratici. A Ginevra, debutto europeo della concept Ids, un prototipo frutto delle competenze acquisite con Leaf e con i sistemi di sicurezza elaborati dalla tecnologia Safety Shield. Si tratta di quei dispositivi di sicurezza che “preannunciano” l’autonomous driving. Il prototipo Ids, spinto da un motore elettrico, è equipaggiato con un pacco batterie da 60 kWh, che dovrebbe garantire un’autonomia di circa 550 km. Offre la possibilità di essere ricaricata in “forma” wireless, fornita di tecnologie che assicurano modi e tempi di ricarica ridotti rispetto a quelli attuali.
Una vettura che rappresenta solo una parte del contributo ingegneristico a cui stanno lavorando gli uomini Nissan. Perché se l’elettrico è una componente rilevante dello sviluppo giapponese, a cui contribuirà l’eventuale diffusione dei sistemi a celle combustibile, il motore endotermico non è però ancora pronto per la pensione. Così la strada percorsa è sempre quella del downsizing “sovralimentato”.
Il rifermento precedente ai sistemi che formano l’apparato noto come Safety Shield, apre la porta all’ingegneria della guida autonoma. Uno dei punti cardine dell’Intelligent Mobility di cui sopra. I primi sistemi saranno disponibili su modelli destinati al grande pubblico e a prezzi accessibili, con il primo lancio previsto quest’anno in Giappone. La volontà è quella di realizzare una famiglia di veicoli dotati della tecnologia autonomous driving entro il 2020.
Ma basterà attendere il 2017 per vedere su strada la versione “ristilizzata” (e quindi disponibile presso la rete commerciale) di Nissan Qashqai, equipaggiata con tutti quei dispositivi che compongono la tecnologia Piloted Drive 1.0. Quella che nell’elaborazione di Nissan permette ai veicoli di essere condotti autonomamente e in piena sicurezza all’interno di specifici parametri di velocità e in condizioni di traffico autostradale molto congestionato. Il Qashqai Piloted Drive 1.0 sarà prodotto presso lo stabilimento di Sunderland nel Regno Unito. Nel corso degli anni ci saranno vetture della Casa giapponese che adopereranno sistemi di guida autonoma, in attesa che siano “completamente” autonome. Come ad esempio il multiple-lane control e l’inner-city, che consentirà ai veicoli di affrontare in città gli incroci senza l’intervento del conducente.
Tornando invece alle novità di Ginevra, Nissan mostra due distinte interpretazioni dei modelli di punta della gamma: Qashqai e X-Trail. Dietro la dicitura Premium-Concept, si celano nuove finiture e nuovi accorgimenti. In realtà sono pressoché gli stessi per entrambe le vetture. Il Qashqai Premium Concept è stato creato da Nissan Design Europe, mentre X-Trail Premium Concept è frutto del lavoro del Global Design Centre in Giappone. Distanti, ma vicini i due gruppi di lavoro, che condividono i colori nelle loro esecuzioni, anche se impiegati in maniera differente. Nero il primo, bianco il secondo, sono i cerchi in lega da 20 pollici l’elemento comune.