Galaxy S6 in prova, ecco come va il nuovo top di gamma Samsung

È indubbiamente un deciso passo avanti rispetto al Galaxy S5 che sostituisce. Il nuovo Samsung Galaxy S6 convince per prestazioni e per i materiali impiegati, un po’ meno per la scarsa originalità del design e per l’esecuzione complessiva della “carrozzeria” che è buona ma non eccellente.

Abbiamo provato S6 nella versione normale (G920), non in quella Edge con schermo bicurvo, cioè quella che probabilmente venderà di più anche se è meno originale, innovativo e riconoscibile, ha un design più convenzionale, manca dell’effetto wow dato dal display piegato a sinistra e a destra ma costa 150 euro in meno. Non è poco. In pratica la differenza tra S6 e S6 Edge è pari al prezzo di uno smartrphone entry level. Cosi come lo stesso listino di S6 non è certo da saldo: 740 euro per il modello 32 GB e addirittura 840 euro per quello da 64 GB.

Il nuovo nato della casa coreana è uno smartphone di livello molto elevato, ma il suo prezzo è davvero alto e c’è da capire quanto sia davvero sensato comprare un top di gamma al giorno d’oggi viste le tante proposte di prezzo ben più basso (anche in casa Samsung) ma con super prestazioni.

Il nuovo Galaxy si presenta con un look decisamente più attraente e curato del predecessore S5. Beninteso, S5 è uno smartphone Android tra i migliori anche oggi, ma il suo design è discutibile, i materiali impiagati poveri e analoghi a quelli di altri Samsung da pochi euro, mentre il bordino in finto metallo ondulato era terrificante, brutto quasi come la fiancata ondulata della vecchia Mazda 5, giusto per citare un capolavoro di bruttezza. Era però impermeabile, a prova di tuffo nella toilette e in mare, aveva la batteria estraibile e uno slot per espandere la memoria. Tutte cose che S6 non ha più. Feature sacrificate sull’altare del bel design (la scocca è sigillata), dell’inseguimento di iPhone e della forma che prende sopravvento sulla funzione (ma per fortuna solo un po’). Eh sì, il mondo degli smartphone è sempre più un settore dell’industria del fashion piuttosto che della tecnologia. Nuove regole di mercato dunque, che Samsung rispetta con uno smartphone costruito finalmente con materiali nobili (allumino e pannelli di ”vetro” Gorilla Glass 4) e con un bel design che veste un hardware, ancora una volta, ai vertici mondiali per tecnologia, specifiche e perfomance complessive.

Va detto però che l’aspetto di S6 non è molto originale: sembra un incrocio tra Sony Z3 e Apple iPhone 6. Del giapponese riprende la struttura con carrozzeria di alluminio perimetrale e pannello di vetro al posteriore, dell’americano, invece, ricalca la forma del profilo curvo e della stondatura degli spigoli. Il maggiore elemento di originalità e riconoscibilità è dato dalla leggera scalfatura sui fianchi. Per il resto ci sono troppe coincidenze con iPhone, compresi i forellini sul telaio che costituiscono la griglia acustica dell’altoparlante. Certo i materiali sono molto buoni (il telaio è in lega “6063” silicio e magnesio), ma sul fronte dell’originalità Samsung poteva fare di più e a questo punto non si può non apprezzare la versione Edge, decisamente più personale (è gia quasi un’icona).

Qualche difetto anche nell’assemblaggio: il profilo metallico non segue in modo costante il vetro, e sugli spigoli appare più rilevato con un brutto effetto scalino (questo discorso vale anche per l’Edge). Si tratta di difettucci di poco conto ma visto il prezzo si pretende il massimo.

Non ci piace neppure l’obbiettivo sporgente della fotocamera ed espostissimo agli urti accidentali (cover indispensabile, dunque) e la sensazione di scivolosità dell’intero dispositivo che sfugge dalle mani come un’anguilla (e questo vale anche per iPhone e Z3).

Per il resto S6 passa la prova a pieni voti. Il display è semplicemente pazzesco. È un Super Amoled  di 5,1 pollici con risoluzione WQHD (2560×1440) e addirittura 577 ppi (quasi l’80% di pixel in più rispetto S5). Altri lo definirebbero il display “magico e meraviglioso migliore di sempre”. E in effetti la resa è davvero ottima, luminosità record (600 cd/mq) adatta anche alla spiaggia più assolata e resa dei colori vivida (tipicamente Amoled).

Lo smartphone è molto fluido, veloce. Merito del processore octa core da 64 bit, i 3 GB di memoria Ram (con nuovo sistema di memoria LPDDR4 e una unità flash UFS 2.0) e soprattutto del sistema operativo Android Lollipop (5.0.2) con l’interfaccia Samsung TouchWiz riprogettata sulla base del Material Design di Google e ripulita dagli inutili orpelli.

Il costruttore coreano ha fatto, infatti, una bella pulizia. Ad esempio sono state eliminate anche quelle brutte app installate solo per accordi di marketing oltre a “siti preferiti” nel browser come Bing, improbabili e non eliminabili che impestano gli ultimi modelli della marca di Seoul.

In S6 è stata Raazionalizzata la struttura del menu Impostazioni che ora presenta solo 24 opzioni suddivise in 4 macro categorie, contro le 34 dei precedenti dispositivi. Rivista l’interfaccia grafica con l’introduzione di icone testuali al posto dei pittogrammi e alcuni termini tecnici sono stati semplificati e tradotti questa volta in un italiano decente.

Simpatica la possibilità di modificare l’aspetto scegliendo tra i numerosi Temi a disposizione, personalizzando così non solo la schermata blocco, l’homepage o le icone principali, ma anche 14 tra le applicazioni più comuni tra cui Telefono, Messaggi, Orologio o Calcolatrice.

 

Tra l’altro Samsung ha ripristinato il toggle del mute che Google si è persa per strada con Android 5 e il bizzarro sistema delle “interruzioni audio”.

La fotocamera principale da 16 Megapixel scatta foto di qualità migliore sia di S5, sia del Note 4 e si apprezza l’obbiettivo F1.9, l’HDR Automatico e lo stabilizzatore ottico dell’immagine e, soprattutto, la funzione di Avvio Rapido che rende lo smarphone pronto allo scatto in 0.7 secondi e consente di accedere in modo rapido e diretto alla fotocamera da ogni schermata semplicemente facendo doppio clic sul tasto home.

Interessante (anche se non fondamentale) la ricarica a induzione già integrata, mentre tra le innovazioni spicca il sistema di migrazione senza fili che con un tap via Nfc permette di  trasferire account e impostazioni in un battibaleno (anche da iOs e con Usb Otg).

Criticabile infine la scelta di adoperare NanoSim così come la scelta di eliminare lo slot per l’espansione di memoria. Va bene ispirarsi all’iPhone, ma “copiare” anche gli aspetti negativi non pare una buona idea. Ok che c’è il cloud (100 GB per due anni su OneDrive), ma non è sempre pratico e conveniente usarlo. Era meglio una bella MicroSd (con 100 euro si comprano schede da 128 GB) e per integrare lo slot nel telaio si poteva utilizzare l’escamotage dello sportellino come per la Sim.

 

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Confronto tra le caratteristiche tecniche di S6, S6 Edge e iPhone 6

Apple iPhone 6 Samsung Galaxy S6 Samsung S6 Edge
Display (dimensioni in pollici) 4.7 5.1 5.1
Risoluzione (pixel) 1334×750 2560×1440 2560×1440
Densità Pixel (Ppi) 326 577 577
Tecnologia schermo Ips Super Amoled Super Amoled, “Dual Curved”
Fotocamera principale (Mpx) 8 16 16
Fotocamera anteriore (Mpx) 1.2 5 5
Processore A8Dual Core1.4 GHz Exynos 7420Octa CoreQuad 2.1GHz+Quad 1.5Ghz core Exynos 7420Octa CoreQuad 2.1GHz+ Quad 1.5Ghz core
Architettura Cpu 64 Bit 64 Bit 64 Bit
Memoria Ram (GB) 1 3 3
Sistema Operativo iOs 8 Android 5 Lollipop Android 5 Lollipop
Memoria storage (GB) 16, 64, 128 32,  64, 128* 32,  64, 128*
MicroSd no no no
Connessioni e reti Lte 4G, WiFi, BT 4.0 Lte 4G, WiFi, BT 4.0 Lte 4G, WiFi, BT 4.
Usb Otg limitato si si
Spessore (mm) 6,9 6,8 7,0
Batteria (mAh) 1.810 2.550 2.600
Dimensioni (LxA, mm) 138,1 x 67 x 143,4 x 70,5 142,1 x 70,1
Peso 129 138 132