Sbarcano in Europa i televisori firmati Samsung con tecnologia quantum dot, che la casa coreana chiama “nano-crystal technology” per differenziarsi dalla rivale Lg. La gamma dei televisori è battezzata S UHD comprende tre modelli – JS9500, JS9000 e JS8500 – disponibili con pannelli in nove tagli dai 48 agli 88 pollici. Il design è stato affidato allo svizzero Yves Behar.
I nuovi tv utilizzano Tizen, il sistema operativo ‘fatto in casa’. Si tratta di un os usato dalla marca anche sugli smartwatch. Tra le funzioni utili spicca quella battezzata Quick Connect permette invece il riconoscimento automatico ed immediato degli smartphone e tablet Samsung che si desidera connettere al televisore tramite tecnologia Ble (Bluetooth Low Energy, quella usata negli smartwatch). Gli utenti possono quindi condividere contenuti video dal proprio dispositivo mobile direttamente su Smart TV premendo un semplice tasto. Le nuove smart tv firmate Samsung sfruttano un processore octa-core analizza automaticamente la luminosità delle immagini per ridurre al minimo il consumo di energia supplementare producendo così immagini con neri ancora più neri, punti di regolazione colore più accurati e una luminosità che supera di 2,5 volte i tv tradizionale.
La tecnologia degli schermi Quantum Dot frutta nanocristalli con dimensione compresa tra i 2 e i 10 nanometri in grado di generare una retroilluminazione selettiva grazie a un film composto da Quantum Dot. Questo migliora notevolmente la resa cromatica sia in relazione agli Oled che ai display Lcd Ips retroilluminati con Led convenzionali. In pratica si ottiene la qualità degli Oled con la tecnologia Lcd/Led. La tecnologia Quantum Dot (concepita a livello di fisica dalla scienziato russo Alexey Ekimov nel 1981) è stata introdotta senza troppo clamore da Sony nel 2013 con la serie W9 equipaggiata con Triluminos.