Novità in numero limitato, ma di notevole peso sia per il ruolo che rivestiranno sul mercato mondiale dell'auto sia perché rappresentative di una svolta in atto nelle strategie dei costruttori. E sono tre le reginette dell'edizione 2014 del salone di Detroit, il North american international auto show in scena al Cobo Center fino al 26 gennaio. Stiamo parlando di Mercedes Classe C, Chrysler 200 e Porsche 911 Targa 4.
La nuova generazione della Baby-Benz, best seller della casa di Stoccarda, dà un taglio netto al passato. Forme fluide e di immediato impatto, motori eco e tanta tecnologia: dall'intelligent drive per farla guidare quasi da sola al climatizzatore che si autoregola con il Gps in base alla posizione dell'auto. E in galleria attiva il ricircolo. Sotto il cofano per l'Italia ci sono al lancio il turbodiesel da 2.2 litri e 170 cavalli e due benzina: un millesei da 156 cv e un 1.9 litri da 184 cavalli. Previsto un diesel in stile downsizing 1.6 litri in due livelli di potenza: 115 o 136 cavalli. Con la nuova Classe C, per la prima volta prodotta anche negli Usa, la casa della stella a tre punte rilancia la sfida ad Audi e Bmw e definisce nuovi benchmark tecnici e tecnologici.
Chrysler festeggia la "fusione" con Fiat esponendo in anteprima al salone la nuova 200, media a stella e strisce con Dna in parte italiano. Si tratta di una berlina tre volumi classica che contrariamente a quanto ipotizzato nei mesi scorsi non si incarnerà in un modello Lancia (Delta o Flavia). Lo ha escluso categoricamente il numero uno del gruppo italo americano Sergio Marchionne che ha affermato: «Non ci sono le condizioni per vendere una vettura di questo tipo e dimensioni in Europa. Abbiamo già tentato e non ci riproveremo».
Il design è moderno e la vettura si basa sulla piattaforma CuSw, che derivata da quella della Giulietta, ha dato vita sia a suv come la recente Jeep Cherokee, sia a berline come la Dodge Dart e le cinesi Fiat Viaggio e Ottimo.
È una piattaforma modulare che manda in pensione il pianale JS di origine Daimler/Mitsubishi alla base dei precedenti modelli e di una miriade di automobili in tutto il mondo.
Tra i motori il rinnovato quattro cilindri di 2,4 litri «Tigershark» da 184 cavalli che, equipaggiato con tecnologia MultiAir2, secondo il costruttore riduce i consumi del 13% rispetto alla precedente edizione. Non manca il famoso Pentastar V6 3.600 con 295 cavalli. Per quanto riguarda la trasmissione adotta il moderno ed efficiente cambio automatico ZF a 9 marce che già equipaggia la Jeep Cherokee. Prezzi a partire da circa 22mila dollari e due versioni C e S, quest'ultima con il motore più potente e la trazione integrale.
È destinata a competere con vetture di successo come Chevrolet Malibù, Ford Fusion, Nissan Altima, Toyota Camry, ma anche la Volkswagen Passat (versione Usa), Hyundai Sonata e Kia Optima, ma non solo: la nuova Chrysler punta a insidiare anche qualche tedesca di area premium. Infatti Nella 200, prodotta nell'impianto di Sterling Heights, in Michigan, il salto qualitativo avanti è evidente: appena saliti a bordo per fare la sua conoscenza al salone si notano materiali di pregio, dettagli curati e uno scenografico cruscotto digitale. Ricca la dotazione tecnologica con oltre 64 dispositivi di assistenza alla guida, tra cui il Forward Collision Warning-Plus (che può anche arrestare automaticamente l'auto in caso di rischio di collisione).
Con la 911 Targa 4, Porsche ripropone la formula di successo della sportiva che si scopre, ma non troppo. Caratteristico il lunotto di vetro curvo che identifica immediatamente la nuova creatura della casa di Zuffenhausen. Il tettuccio ora è ha un movimento elettrico si apre in meno di 20 secondi.
È offerta con la sola trazione integrale è spinta da 350 cavali erogati dal suo sei cilindri boxer da 3.4 litri.
La Porsche 911 Targa a Detroit ha fatto da capofila a una raffica di sportive. Del resto il mercato Usa assorbe molte supercar e le auto emozionali sono confacenti anche al clima effervescente che si respira tra gli stand grazie alla solida ripresa dell'automobili negli Stati Uniti e (+7,6% a quota 15,6 milioni). Tra le sportive di rango, spicca la nuova generazione del mito Ford Mustang. La più classica delle «muscle car» americane è stata totalmente rinnovata e sotto il cofano oltre a un poderoso V8 da 5 litri e 420 cavalli c'è un più umano (ed efficiente) 4 cilindri di 2.300 cc Ecoboost che però scatena oltre 300 cavalli.
A Ford risponde Chevrolet con la Corvette Z06 il cui V8 tira fuori ora ben 620 cavalli. Sportive anche sul fronte orientale con Lexus RC-F coupé e lo studio di una sportiva 2+2 firmate niente meno che da Kia. Si chiama Kia GT4 Stinger e rappresenta le sempre più forti ambizioni dei coreani. Del resto a Detroit Hyundai ha presentato la nuova generazione di Genesis che insieme alla Kia k900 rappresenta un nuovo passo nel mondo del premium e minaccia in modo più credibile i soliti tedeschi. A proposito, Bmw era in passerella con una focalizzazione tutta sportiva con la nuova Serie 2, le Motorsport M3 berlina e M4 Coupé, e l'anticipazione del il futuro vitaminizzato alla John Copper Works della nuova serie della Mini.
A Detroit, tra tanti concept, se ne parla sotto, spiccava comunque quello di Volvo (XC Coupé) che anticipa la prossima Xc90, e la Dune di Vw, Un Maggiolino con aria da duro. Tra le vetture di serie anche la Honda Fit, da noi Jazz, contraddistinta da un design quanto meno "originale".