Surface in prova, ecco il primo contatto con il tablet pc firmato Microsoft

20130227_135728Surface è una macchina davvero strana, diversa dalle altre. Appartiene
a una razza ibrida tra personal computer e tablet. Ecco le prime sensazioni
dopo qualche ora di utilizzo. L’unboxing è agevole: in pochi secondi tutto è
fuori dalla scatola. Ma per partire da zero, resettando tutto servono, almeno
15 minuti prima che il device sia pronto.

Facile attaccare la tastiera con agganci magnetici, ma
subito salta all’occhio l’alimentatore con un terrificante ed enorme connettore
proprietario ancora più assurdo di quello usato da Sony per i suoi tablet. Anche
lui ha un aggancio magnetico (carino ma è un classico “anche no”) e quattro pin.
Bah!. Ma perché fare una cosa del genere?? Che se la perdo mi danno l’anima e
perdo mezza giornata a cercare il ricambio. E chissà quanto costa! E se sono in viaggio è un vero
casino.

Detto questo, Surface è un gran bell’oggetto: la struttura (scocca
portante) è in metallo (lega leggera) il peso non è una piuma ma è robusto e comunque
la massa è meno della metà di un notebook e costa a partire da 500 euro. Il display ha
una resa eccellente ed è ampio. Caratteristico il rapporto di quadro che lo fa distinguere
subito dagli altri tablet.

Surface esibisce caratteristiche che piacciono subito come la porta Usb standard che permette
di collegare tutto dalle chiavette agli hard disk, dalle tastiere ai mouse. Senza
adattatori e rotture di scatole. La porta È una sola ma con un hub da 2 euro si
risolve il problema.  

Quello che ci piace meno è Windows RT (identico a Win8 come
interfaccia) anche se, va detto, che in un prodotto del genere, incrocio tra
tablet e notebook, l’esperienza d’uso stile windows 8 con le sue mattonelle
touch ha abbastanza senso. La curva di apprendimento della nuova interfaccia è
però verticale e ci vuole tempo per imparare a sfruttare a degnamente il sistema.
E non senza qualche arrabbiatura. Tuttavia, dalla sua ha una gestione dei file da persanal
computer e dunque tutto è governabile con semplicità mentre sui tablet c’è
ancora del lavoro da fare nel governo di file 
cartelle.

Quello che non piace per nulla è invece il suo essere chiuso
e blindato: Windows Rt è nato per girare su Arm e non su processori x86 (Intel o
Amd), ne consegue che esegue solo applicazioni scritte per lui e pubblicate nel
market di Microsft. Al momento le App nello Store sono pochine e le possibilità
non sono ampie, tuttavia il tablet monta di serie (almeno nell’edizione in
prova) un vero Office vero e questo è davvero un grande punto a suo favore
perché permette di lavorare come altri tablet si sognano solo di fare.

Nelle prossime puntate vedremo i dettagli e come cresce
questo nuovo nato nel mondo digital. Lo metteremo, settimana  ventura alla prova in ambienti ostili come il
salone dell’Auto di Ginevra dove contano leggerezza e durate delle batterie.

  • Guido |

    Ma… L’ipad lo criticare per il suo fatto di essere chiuso? Surface rt non è un pc ma è un ibrido e fa molto di più di un tablet normale, compresi i blasonati Ipad. Recensione veramente di parte.

  • alessio |

    Complimenti per la foto,buttato li sopra….

  • eugenio calcagnini |

    attendiamo prossime prove
    eugenio

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