Motorola con Android Auto ha sbagliato tutto

Un anno fa, Motorola lanciò un oggetto molto interessante (e questo già dovrebbe sorprendere vista lo scarso effetto wow degli smartphone che propone, in media emozionanti come una saponetta del discount). L’oggetto in questione si chiamava (anzi si chiama visto che esiste ancora) MA1 ed era un dongle che rendeva wireless Android in qualsiasi (o quasi) vettura dotata di Android Auto cablato. Una gran comodità. Bastava collegare la piccola scatoletta nella porta Usb effettuate un pairing con il Bluetooth del telefono e il gioco era fatto. Android Auto diventava wireless. Super comodo.

Motorola MA1

All’epoca MA1 era unico nel suo genere, pur con alcuni limiti come l’assurdità del cavo USB integrato e non rimovibile (l’oggetto restava appeso q alla porta) o l’assenza di una Usb A femmina per ricare il telefono visto che la batteria non può reggere per un viaggio lungo.

Motorola MA1 fu un successo immediato: il prodotto andò esaurito nei primi lotti. Ma solo all’estero e negli Usa soprattutto

E in Italia? Nel nostro paese non arrivò mai (a parte qualche apparizione, forse neppure ufficiale, su Amazon). Evidentemente qualche genio del marketing di Motorola ha ritenuto non opportuno distribuirlo. Eppure lo spazio di mercato è enorme, magari si poteva fare qualche accordo con concessionari e case automobilistiche (sono ancora tanti i modelli sprovvisti di Android Auto wireless). Insomma, Motorola MA1 è stata la classica occasione persa, anche per dare un’immagine innovativa a un brand ormai piuttosto noioso nella sua offerta. Il risultato è palese: Motorola la lasciato campo libero a dispositivi come gli eccellenti Carlink Kit ampiamente disponibili su Amazon. Insomma, provaci ancora Motorola