Continua la marcia di avvicinamento a suon di rumors al Galaxy 6, il nuovo smartphone top di gamma di Samsung che sarà lanciato ai primi di marzo al Mobile World Congress di Barcellona. Le ultime voci online indicano la presenza di un connettore proprietario dedicato ad accessori specifici (non per la ricarica però. Qui resterà ovviamente il Micro Usb imposto dalle normative Ue che solo apple è stata in grado di “aggirare”). In genere cavi e spinotti proprietari sono detestabili ma a quanto pare la casa coreana sta optando per questa soluzione (che serve a creare un proprio ecosistema di accessori e aumentare i profitti) per collegare una serie di periferiche speciali alla smartphone (sarebbe il caso anche di smetterla di chiamarli SMARTPHONE per tornare a usare il forse desueto ma efficace termine COMPUTER PALMARI).
Per S6 si prospetta un connettore posto sul retro che potrebbe essere collegato per esempio a un secondo schermo con tecnologia e-ink in modo da ottenere un device “combo” con le funzionalità e-book dell’intrigante, originale, bizzarro e costoso Yotaphone. Si parla anche di una cover con integrati sensori per la app S Health” (quella dedicata alla salute e al fitness) e fra questi potrebbe essercene uno per misurare la saturazione di ossigeno sempre che questo non si integrato nel device così come lo è nel Note 4. Tra le periferiche e accessori forse anche un set di lenti per estendere le funzioni della fotocamera.
Ricapitoliamo come potrebbe essere fatto il Galaxy S6, uno smartphone che Samsung non può permettersi di sbagliare, tallonata come è dai concorrenti e soprattutto cinesi di Xiaomi e da Apple..
Partiamo dal processore. Finora Samsung ha giocato su due fronti offrendo versioni dei propri device topo di gamma sia con System-on-a-chip (SoC) di produzione interna (gli Exynos) sia con i chip serie Snadragon realizzati dalla californiana Qualcomm. Ad esempio il pensionando S5 (che come trazione samsunghesca vuole dovrebbe rimanere in vendita dopo il lancio di S6) monta nelle versioni Lte per l’America un Exyons Octa, mentre in Europa è offerto con uno Snapdragon 801.
La doppia offerta di silicio dovrebbe con S6 finire anche perché Samsung e vicina al divorzio da Qualcomm sui Soc. Secondo varie fonti di stampa la coreana avrebbe trovato problematica l’adozione del nuovo 810, un Soc da 20nm a 64 Bit, a causa, secondo alcuni, del calore prodotto. LG invece che a inizio gennaio ha svelato il Flex 2, il primo smartphone equipaggiato con Snapdragon 810 sostiene di non aver riscontrato alcun problema. Come stiano davvero le cose non ci è dato saperlo, ma forse Samsung potrebbe fare più margini usando i chip fatti in casa e sta conducendo una strumentale campagna anti-Qualcomm.
Torniamo al Galaxy S6, che dovrebbe dunque essere basato su un chipset con otto core a 64 Bit serie Exynos. Si parla, infatti, della presenza del modello 7420 che, realizzato con un processo a 14 Nm, esibisce un quad-core da Cortex A53 da 1.3 GHz abbinato a un secondo quad-core Cortex A57 operante però a 1.9 GHz. La memoria potrebbe arrivare essere di 3Gb (ma qualcuno parla addirittura di 4 GB), mentre il display (Amoled) dovrebbe avere una diagonale di 5.1 – 5.2 pollici con una risoluzione di 2.560 x1.440 pixel e una densità che si dovrebbe attestare intorno ai 560 punti per pollice (S5 vanta 432 ppi).
La fotocamera avrà, sempre secondo i rumors online, un sensore 20 megapixel contro gli attuali 16 mpx. Novità in arrivo anche sul fronte di telaio e carrozzeria: Samsung proseguendo sulla strada dei materiali nobili intrapresa con Alpha, Note 4 e Galaxy serie A, dovrebbe proporre una scocca in vetro e metallo con finiture e design che si spera siano questa volta esenti da critiche (S5 non brilla per il look e materiali).
S6 non dovrebbe essere più impermeabile come S5, una feature questa che potrebbe essere però presente sull’eventuale variante Active. A proposito di modelli derivati, dovrebbe esserci anche un S6 Edge con display curvo (speriamo da un solo lato).
Infine il software: il sistema operativo sarà ovviamente Android Lollipop, ma la vera novità sarà nell’interfaccia utente TouchWiz by Samsung che per l’occasione sarà totalmente rinnovata. Tra le innovazioni anche un sistema di pagamento elettronico. Molte caratteristiche tecniche di S6 saranno probabilmente poi trasferite sul Note 5, atteso dopo l’estate come da tradizione dei phablet con la penna.